Molto prima che Bryan Johnson diventasse famoso per il suo biohacking estremo, fatto di innumerevoli test, rigide abitudini alimentari e decine di integratori in nome della vita eterna, Valter Longo era ossessionato dalla longevità.
In un profilo dello scienziato sul New York Times, Longo, professore di gerontologia e direttore dell’USC Longevity Institute in California, afferma di voler vivere dai 120 ai 130 anni in salute. La sua corsa alla longevità sana si allinea con il crescente interesse nell’allungare il numero di anni vissuti senza malattie. Insomma, a fare la differenza non sono solo gli anni di vita, ma quelli vissuti in buona salute.
Lo stile di vita italiano è stato a lungo considerato il gold standard per la longevità, con l’attenzione rivolta alla dieta mediterranea, al fatto di camminare e all’importanza della comunità. In Sardegna c’è una delle cinque Zone Blu originali, regioni in cui le persone vivono vite più lunghe e sane. Le lezioni degli abitanti della Sardegna sono state al centro di uno degli episodi del documentario su Netflix di Dan Buettner ‘Living to 100’.
Le 5 P
Longo, nato e cresciuto in Italia, sottolinea però che oggi “quasi nessuno in Italia segue la dieta mediterranea”. I giovani italiani stanno facendo i conti con l’obesità a causa di ciò che Longo chiama le “cinque P velenose: pizza, pasta, proteine, patate e pane”, scrive Jason Horowitz sul NYT.
Insomma, Longo teme che gli italiani vivranno a lungo ma non in salute se questo schema continuerà a dominare la cultura del Belpaese. Come invertirlo? Longo, autore di ‘The Longevity Diet’, è un sostenitore della dieta mediterranea originale, che consiste in cibi vegetali e noci. Le sue ricette per la longevità si trovano sul suo sito web, e includono sardine agrodolci, carciofi ripieni, polpette di cavolo e cipolle in salsa di noci.
La dieta mima digiuno per una longevità sana
Lo scienziato promuove anche un altro concetto relativamente nuovo nel settore: la dieta che imita il digiuno. Limitare l’assunzione di cibo dovrebbe aiutare il corpo a fare il pieno dei benefici assicurati dal digiuno, senza però astenersi completamente dal cibo. Secondo il sito web di Longo, il protocollo include una dieta povera di carboidrati e proteine ma ricca di acidi grassi.
“La ricetta brevettata della dieta che imita il digiuno consente al corpo di rimanere in una modalità simile al digiuno, cosa che innesca una serie di misure che l’organismo ha sviluppato durante la selezione naturale”, si legge sul suo sito. “Ciò consente al corpo di ottimizzare le sue prestazioni, ringiovanire le sue cellule e prosperare in circostanze difficili”.
La ricerca ha messo in luce sia i benefici che gli svantaggi del digiuno intermittente, ma la sua continua popolarità dimostra fino a che punto le persone sono disposte a spingersi nella speranza di prolungare la propria vita.
L’articolo originale è su Fortune.com
FOTO: WESTEND61 VIA GETTY