PGIM_970x250_HEADER

Allergie a tavola: il farmaco anti-asma che ‘spegne’ le reazioni

allergie alimentari
Adyen Articolo
Velasco25

Latte, uova, nocciole, arachidi: alimenti quotidiani per molti, che possono però insidiare la salute dei piccoli allergici. Ebbene, funziona come un interruttore l’anticorpo monoclonale alleato dei bambini con allergie a tavola.

A dircelo è uno studio italiano condotto da clinici e ricercatori dell’unità di Allergologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, che hanno messo alla prova un farmaco già impiegato da tempo contro l’asma.

La reazione

L’allergia alimentare è una reazione avversa che si verifica quando il sistema immunitario risponde in modo specifico e riproducibile all’esposizione a un particolare alimento o dei suoi costituenti. Ma di allergie di questo tipo si può anche morire.

Ebbene, il farmaco sotto esame ha ridotto il rischio di reazioni al contatto con l’alimento “incriminato”, semplificando la dieta del bambino e la vita della sua famiglia, come riferisce lo studio osservazionale italiano pubblicato sulla rivista scientifica ‘Allergy’.

Tre approcci contro le allergie alimentari

Ma come mai le allergie alimentari sono tanto insidiose? Quando i piccoli pazienti entrano in contatto con un alimento per il quale hanno sviluppato anticorpi specifici (IgE), si scatena una reazione che coinvolge la via respiratoria (soffocamento e asma), la pelle (gonfiori, orticaria e edema diffuso), la via digestiva (vomito e diarrea), con ipotensione e shock. Per questi bambini fino a qualche tempo fa le principali strategie di cura erano evitare gli alimenti responsabili o la terapia di desensibilizzazione, un processo di introduzione pilotata dell’alimento, tramite specifici preparati, per innalzare la soglia di tolleranza.

L’anticorpo monoclonale

Ora per gli allergici è possibile una terapia a base di Omalizumab, che mantiene innocue le IgE circolanti nell’organismo. All’inizio del 2024 il prodotto è stato approvato dalla Food and Drug Administration Usa per l’allergia alimentare con l’indicazione, tuttavia, di continuare a evitare l’alimento che scatena le reazioni.

All’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in effetti, l’anticorpo viene utilizzato già da 10 anni come strategia di riduzione del rischio nei bambini con asma grave e allergia agli alimenti.

I risultati

“Con il trattamento farmacologico tutti i bambini del gruppo hanno potuto smettere di osservare l’etichettatura precauzionale degli alimenti alla ricerca della dicitura ‘potrebbe contenere…’, pratica che limita di molto le scelte dei pazienti allergici alimentari”, spiegano Stefania Arasi, allergologa e prima autrice dello studio e Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù e coordinatore della ricerca.

Il lavoro italiano ha coinvolti 65 bambini con asma ed allergia alimentare, trattati con il farmaco per 12 mesi. Ebbene, con il trattamento le soglie di reazionedei bimbi  all’alimento vengono moltiplicate – per il latte 250 volte, per l’uovo 170 volte, per la nocciola 250 volte, per l’arachide 55 volte – e il numero delle reazioni anafilattiche viene drasticamente ridotto (dai 98 casi registrati nei 12 mesi precedenti il trattamento farmacologico alle 8 reazioni durante il periodo di cura con l’anticorpo monoclonale).

Non solo: l’88% della popolazione studiata ha reintrodotto gli alimenti ‘nel mirino’. E il 61,5% dei bambini ha ottenuto una dieta completamente libera, senza restrizioni.
Oltre a ciò, genitori e piccoli pazienti “si rilassano, il loro indice di qualità della vita viene normalizzato” non temendo più, per errore, di mangiare qualcosa di sbagliato, spiegano i ricercatori, convinti di aver aperto la strada a una strategia terapeutica che migliora la vita dei piccoli con allergie alimentari.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.