Quando Goodnotes—lo sviluppatore dell’omonima app per la scrittura manuale—ha scoperto che milioni di insegnanti usavano il loro prodotto in classe, ha colto l’opportunità.
“Ci siamo resi conto che stavano modificando la nostra app per prendere appunti per utilizzarla nell’insegnamento”, spiega Minh Tran, Chief Operating Officer di Goodnotes, riferendosi all’uso della modalità “presentatore” dell’app come una sorta di lavagna digitale.
Gli insegnanti costituiscono una parte significativa della base utenti di Goodnotes, che conta 24 milioni di utenti mensili in tutto il mondo.
Goodnotes Classroom, lanciata in anteprima ad agosto, assiste i docenti in tutte le fasi di una lezione: preparazione, svolgimento e valutazione. Un insegnante può utilizzare Goodnotes per progettare un piano di lezione, assegnare i compiti agli studenti e poi correggere il lavoro quasi istantaneamente tramite un nuovo strumento AI. I docenti possono anche condividere il lavoro di uno studente con l’intera classe, facilitando l’apprendimento, tutto sulla piattaforma Goodnotes.
Tran afferma che Goodnotes voleva esplorare come rendere il prodotto “così semplice e intuitivo per l’insegnante, in modo che l’avvio fosse il più rapido e indolore possibile”. Ma parte del problema era che i primi utilizzatori—quelli che stavano “modificando” l’app—erano già esperti. “Abbiamo dovuto fare uno sforzo in più per trovare insegnanti meno inclini alla tecnologia e parlare con loro”, dice.
La startup ha persino trasformato una delle sue sale riunioni in un’aula scolastica simulata, così che gli sviluppatori potessero osservare come gli insegnanti usassero effettivamente l’app. Goodnotes ha testato Classroom con 16 scuole a Hong Kong, tutte le quali hanno acquistato il software al momento del lancio, nota Chung. Ora, scuole in mercati come Singapore, Taiwan, Germania e Regno Unito stanno utilizzando il prodotto.
Steven Chan ha fondato Goodnotes nel 2011, un anno dopo il rilascio dell’iPad di Apple. Chan, all’epoca studente di matematica in Australia, racconta di essere stato frustrato dalla mancanza di una buona app per la scrittura manuale sul tablet. La startup ha ricevuto un finanziamento seed di 6 milioni di dollari da Race Capital nel 2020; due anni dopo, la sua app per prendere appunti ha vinto il premio “App dell’anno per iPad” di Apple.
Ora Goodnotes sta investendo ulteriormente nell’AI, acquisendo dropthebit, una startup sudcoreana che utilizza l’AI per organizzare contenuti di riunioni e video in appunti sintetici.
Il mese scorso, Goodnotes ha rilasciato una serie di nuovi servizi basati su AI, tra cui un assistente AI in grado di rispondere alle richieste utilizzando le note scritte a mano dell’utente come dataset. L’app consente agli utenti di modificare facilmente, allineare e riorganizzare il testo scritto a mano: pensate a ridimensionare una casella di testo, ma con la scrittura a mano invece di un font digitale.
Tran sottolinea che le funzionalità AI di Goodnotes Classroom sono pensate solo come “copilota” per gli insegnanti, non come un sostituto.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Fortune.com