Il binge drinking si è ormai diffuso tra le generazioni, ma negli Stati Uniti questa pericolosa abitudine sta aumentando in particolare in una fascia d’età. E non sono gli studenti universitari. Il binge drinking, definito come l’assunzione di quattro o più drink nell’arco di due ore almeno cinque volte al mese per le donne (cinque drink per gli uomini), è infatti in aumento tra gli anziani.
Secondo il National Survey on Drug Use and Health, il 20% degli adulti americani tra 60 e 64 anni ha dichiarato di aver bevuto troppo nell’ultimo mese. Per gli over 65, la prevalenza del binge drinking è del 12%, un tasso in aumento nell’ultimo decennio, mentre tra i giovani adulti di 18-25 anni il trend appare in calo.
Cosa c’è dietro questa tendenza preoccupante? Potrebbe essere il cambiamento di opinione sull’alcol. “Gli anziani che bevono lo fanno più frequentemente delle persone sotto i 65 anni”, afferma George F. Koob, direttore del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism, aggiungendo che i dati mostrano una percentuale maggiore di coloro che hanno 65 anni e più che bevono 20 o più giorni al mese rispetto a quelli tra 18 e 64 anni.
I giovani adulti di oggi stanno abbracciando sempre di più la sobrietà. Un sondaggio Gallup ha rilevato che il 65% dei 18-34enni afferma che l’alcol fa male alla salute rispetto al 39% degli over 55 anni.
Se la percentuale di anziani che beve fino a sbronzarsi è leggermente aumentata, il numero di soggetti che rientrano in questa fascia di età raddoppierà nei prossimi 40 anni.
“Di conseguenza, anche se la percentuale di anziani che bevono fino a sbronzarsi rimanesse la stessa, il numero” totale “continuerebbe a crescere rapidamente, potenzialmente gravando sempre di più sul nostro sistema sanitario”, afferma Koob.
Quali sono i pericoli della sbornia per gli anziani?
Gli effetti dell’alcol per i senior sono intensificati. Gli anziani avvertono più velocemente gli effetti dell’alcol e lo metabolizzano in modo diverso, afferma Koob.
“Il corpo cambia con l’età e questi cambiamenti ci rendono più suscettibili ad alcuni dei danni derivanti dall’uso di alcol”, afferma Koob. “I bevitori anziani mostrano maggiori difficoltà rispetto ai più giovani in alcune attività, tra cui prestazioni alla guida, tempo di reazione, memoria ed equilibrio”.
Inoltre, gli anziani hanno maggiori probabilità di avere problemi di equilibrio e di cadere anche senza alcol (le cadute sono la principale causa di infortunio per gli over 65).
“Gli studi suggeriscono che le lesioni subite per cadute in stato di ebbrezza tendono a essere più gravi di quelle causate da cadute che non coinvolgono l’alcol”, afferma Koob. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) degli Stati Uniti stimano che quasi il 40% delle cadute coinvolga il consumo di alcolici.
Gli anziani hanno anche maggiori probabilità di assumere diversi farmaci, tra cui sonniferi e altri medicinali che possono essere pericolosi se assunti in combinazione con l’alcol.
L’eccesso a lungo termine può aumentare il rischio di disturbi da uso di alcol, alcuni tipi di cancro, malattie cardiache e disturbi di salute mentale.
Ma i sintomi del binge drinking possono essere difficili da decifrare, soprattutto per gli anziani. “Gli anziani bevitori potrebbero essere in pensione, vivere da soli e socializzare meno. Di conseguenza, il bere potrebbe avere un impatto minore su cose come la performance al lavoro o il rendimento scolastico”, afferma.
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FOTO: SALLY ANSCOMBE—GETTTY