Forse ve ne sarete accori: passiamo più tempo in casa. E questo non solo per colpa del richiamo degli schermi e delle serie tv. Stando a una recente ricerca, le persone trascorrono quasi un’ora in meno al giorno in attività fuori casa, un comportamento che i ricercatori pensano sia una conseguenza della pandemia da Covid-19.
La ricerca sul ‘Journal of the American Planning Association’ rivela che dal 2019 c’è stato un calo di circa 51 minuti nel tempo dedicato alle attività fuori casa, oltre a una riduzione di quasi 12 minuti negli spostamenti quotidiani come guidare o prendere i mezzi pubblici.
L’analisi è basata su un sondaggio su 34.000 americani. I ricercatori della Clemson University e della Ucla hanno documentato un trend ‘casalingo’ che risale almeno al 2003, ma il virus pandemico e le sue conseguenze hanno aumentato drasticamente questa tendenza.
Un approccio a rallentare e a restare a casa che promette di influenzare la società a molti livelli, dalla psicologia alla sociologia all’economia. Gli autori del lavoro, che sono urbanisti, sostengono che uscire di meno da casa richiede un ripensamento delle politiche di pianificazione e trasporto. E questo anche per via dello smartworking.
“In un mondo in cui le città non possono contare su impiegati prigionieri e devono impegnarsi per attrarre nuovi residenti, lavoratori e clienti, gli esperti a livello locale potrebbero cercare di investire di più nei loro punti di forza”, afferma l’autore principale Eric A. Morris, professore di pianificazione urbana e regionale presso la Clemson University.
I risultati hanno mostrato che il tempo dedicato a 8 delle 12 attività fuori casa monitorate dalla ricerca è diminuito dal 2019 al 2021, mentre 11 delle 16 attività in casa sono aumentate. Il tempo medio dedicato alle attività fuori casa è sceso da 334 minuti al giorno nel 2019 a 271 nel 2021, ovvero da circa 5,5 ore al giorno fuori casa a 4,5 ore.