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Istat, +0,9% per l’inflazione e balzo del carrello della spesa. Occupati in calo dopo 3 mesi

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Velasco25 Articolo

Un calo da 63mila unità alla voce occupati dopo tre mesi e un +0,9% per l’inflazione su base annua: nello stesso giorno l’Istat pubblica stime su occupazione e dinamica dei prezzi. Le seconde dipingono un quadro economico che mette in evidenza, principalmente, l’aumento dei prezzi per il carrello della spesa.

Inflazione, i dati Istat

A ottobre, secondo le stime preliminari, l’inflazione risale a +0,9%, seppure in un quadro di stabilità congiunturale, precisa l’Istat. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una variazione su base mensile nulla, mentre su base annua era un +0,7% il dato del mese precedente.

“Gli andamenti settoriali appaiono, tuttavia, differenziati. Nel comparto alimentare la dinamica tendenziale dei prezzi risulta in accelerazione (+2,4% da +1,1% di settembre), con effetti che si manifestano sul “carrello della spesa” (+2,2% da +1,0%)”, dice Istat, evidenziando l’impennata dei beni alimentari.

L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,0% per l’indice generale e a +2,0% per la componente di fondo, secondo l’istituto. In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,3% su base mensile e dell’1,0% su base annua (in accelerazione da +0,7% di settembre).

Tra gli altri dati messi in evidenza dall’Istat:

  • Continua la discesa dei prezzi dell’energia, con i prezzi dei Beni energetici che accentuano il calo su base annua (-9,1% da -8,7%).
  • In decelerazione i prezzi dei servizi ricreativi e culturali (+3,6% da +4,0%) e dei trasporti (+2,8% da +2,4%).
  • A ottobre l’inflazione di fondo resta a +1,8%.
  • Un sostegno alla dinamica dei prezzi si deve anche all’aumento del ritmo di crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +2,8%).
  • Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si riduce, portandosi a +3,1 punti percentuali (dai +3,7 di settembre).

I dati sul lavoro: 23,98 milioni di occupati

I dati dell’istituto relativo all’occupazione fanno riferimento a settembre 2024, mese in cui diminuiscono occupati e disoccupati, a fronte della crescita degli inattivi.

Dopo tre mesi di crescita si registra un calo di 63 mila unità sul fronte occupati (-0,3%) con un numero totale che si attesta a 23,98 milioni di unità. Va segnalato però che su base annua il numero di occupati supera quello di settembre 2023 dell’1,3% (+301mila unità).

Il calo coinvolge i dipendenti permanenti – che scendono a 16 milioni 21mila – e i dipendenti a termine, pari a 2 milioni 815mila; gli autonomi rimangono stabili a 5 milioni 147mila.

Il confronto tra il terzo e il secondo trimestre 2024 mostra tuttavia un incremento nel numero di occupati dello 0,4% (pari a +84mila unità).

L’aumento su base annua- spiega l’Istituto – coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni, per i quali si registra una sostanziale stabilità. Il tasso di occupazione scende al 62,1% (-0,1 punti) ma su base annua sale di 0,4 punti percentuali.

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