“Sono fiera di poter annunciare oggi che Ita Airways tornerà a collegare le nostre nazioni a partire da gennaio 2025”. L’annuncio è firmato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, volata a Tripoli insieme a più di 200 aziende italiane per il Business Forum Italia-Libia. Un evento voluto da tempo (se ne era parlato durante l’ultimo incontro con il primo ministro Dabaiba a Tripoli, a maggio) che però per il Governo rappresenta l’intreccio di più temi, da quello economico a quello dei migranti.
“Con il Business Forum di oggi noi poniamo le basi per una fase completamente nuova delle nostre relazioni economiche e commerciali”, ha detto Meloni. “Lo facciamo con la consapevolezza che Italia e Libia sono nazioni amiche, legate da secoli di storia comune, che i nostri destini sono intrecciati e siamo molto più legati di quanto spesso ricordiamo”. Per la premier il rapporto con la Libia è una priorità sia per l’Italia, sia per l’Ue.
Il Forum Italia-Libia
Al forum, il primo ad avere luogo in Libia dopo oltre dieci anni, hanno partecipato anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e oltre 200 imprese italiane, arrivate in Libia proprio su un charter messo a disposizione da Ita. Tra queste Confindustria, Eni, Enav, Ericsson Italia, Intesa SanPaolo, Saipem, Sace, UnionCamere.
Al forum hanno partecipato imprese dei due Paesi divise in quattro tavoli settoriali dedicati a energia, pesca e agroindustria, sanità e farmaceutica e infrastrutture e design. Una sessione però dedicata all’illustrazione delle forme di sostegno pubblico alle società italiane che intendono impegnarsi in Libia da parte di ICE, SACE e SIMEST.
I capitoli della collaborazione Italia-Libia
Ma al centro dei lavori e dell’incontro della premier con il Primo ministro del Governo di Unità Nazionale libico Abdulhameed Mohamed Dabaiba (la quarta nel Paese dall’inizio del suo mandato) ci sono stati gli annunci di Meloni e i dossier aperti con la Libia: la ripresa dei voli diretti con la Libia della compagnia ITA Airways a partire dal prossimo gennaio, quindi, ma anche il capitolo migranti e il Piano Mattei.
“Favorire i canali di migrazione legale”
Italia e Libia coopereranno nel dare vita a “partenariati egualitari” nel quadro del Piano Mattei per l’Africa e rafforzeranno le relazioni con le Nazioni africane di origine e transito secondo le linee tracciate dal Processo di Roma e dal Trans-Mediterranean Migration Forum di Tripoli dello scorso luglio. La partecipazione della presidente del Consiglio al business forum Italia-Libia, rimarcano fonti italiane, permetterà anche di ribadire il tradizionale sostegno del governo italiano agli sforzi delle Nazioni Unite per il rilancio di un processo politico che porti alla riunificazione di tutte le istituzioni libiche.
Un “elemento fondamentale” nella lotta all’immigrazione clandestina è “favorire i canali di migrazione legale”, ha detto la premier. “Il governo ha portato avanti un decreto flussi triennale per 450mila ingressi ma chiaramente questi sono meccanismi che funzionano solo se i due sistemi produttivi delle Nazioni che stanno cooperando si parlano: se a monte c’è incontro tra domanda e offerta, se c’è un lavoro di formazione”.
Il nodo energetico
“Siamo di fatto un ponte naturale tra l’Europa, il Mediterraneo allargato, l’Africa e il Medio Oriente”, ha ricordato la premier. “Questo ci offre una doppia opportunità a lavorare per diventare uno snodo per i flussi energetici tra il Mediterraneo, l’Africa e l’Europa, un vero e proprio hub di produzione e di distribuzione ed essere così il perno di congiunzione e di collegamento di nuove interconnessioni, che devono essere chiaramente infrastrutturali ed economiche, vocazioni a cui stiamo dando voce anche attraverso il nostro Piano Mattei per l’Africa”, ha detto la presidente del Consiglio.
Libia e Italia, ha rimarcato Meloni, “sono già connesse dal gasdotto Green Stream, ma io credo che ci siano ottimi margini per costruire insieme nuove opportunità anche da questo punto di vista”.
Le otto intese del forum Italia-Libia
Durante il forum sono state firmate otto intese, secondo quanto riferiscono fonti italiane. Eccole:
- Cooperazione allo sviluppo: È stato siglato il Memorandum of Understanding in materia di cooperazione allo sviluppo mira a regolare l’attività dell’AICS in Libia, legittimandone la presenza nello Stato e facendo sì che possa intrattenere rapporti formali con le autorità libiche. Al momento infatti l’AICS vede fortemente limitata la propria capacità di operare in Libia, anche in ragione dell’impossibilità di avviare negoziazioni con le autorità centrali e locali libiche, firmare contratti di servizi, lavori e fornitura, gestire personale ed uffici in loco. In assenza del suddetto riconoscimento formale, inoltre l’AICS si vede preclusa la possibilità di essere autorizzata dalle autorità libiche alla realizzazione dei progetti di cooperazione delegata finanziati dall’Unione Europea.
- Pmi: Il memorandum tra il ministero del Governo Locale (MOLG) e la Camera di Commercio Paritetica Italo-Libica si propone di promuovere la collaborazione tra le piccole e medie imprese (PMI) libiche e italiane. L’accordo mira a facilitare lo sviluppo di joint venture, trasferimenti tecnologici e la creazione di un ambiente favorevole alla crescita delle PMI. Tra gli ambiti di collaborazione figurano l’organizzazione di eventi, la fornitura di assistenza tecnica e legale, la promozione di una cultura d’impresa comune e la semplificazione delle procedure bancarie e doganali. È previsto un comitato congiunto per supervisionare l’attuazione delle attività, e incontri settoriali mensili tra Libia e Italia per creare nuove partnership. La durata dell’accordo è di tre anni, con possibilità di rinnovo.
- Investimenti e imprese: Simest, Libyan Foreign Bank, e Camera di commercio Italo Libica hanno firmato accordi per favorire la creazione delle basi per lo sviluppo delle relazioni commerciali fra Italia e Libia a favore di un aumento consistente degli investimenti bilaterali e in supporto della competitività delle imprese, sostenendo il processo di technology transfer. Gli accordi hanno inoltre la finalità di sostenere anche in Libia l’operatività della Misura Africa di SIMEST, strumento da 200 milioni a favore dello sviluppo delle relazioni commerciali fra Italia e Africa, previsto dal Piano Mattei.
- L’accordo con Unioncamere. Il memorandum tra l’Unione Generale delle Camere di Commercio, Industria e Agricoltura della Libia e Unioncamere stabilisce un quadro di cooperazione volto anzitutto a promuovere lo sviluppo delle piccole e medie imprese (PMI). A tal fine prevede lo scambio di informazioni e delegazioni imprenditoriali; la diffusione di competenze tecniche, know-how e opportunità di formazione; lo sviluppo di progetti e di iniziative comuni. Viene istituita una Task Force con tre rappresentanti per parte per gestire le attività previste dall’accordo.
- Interscambio commerciale. L’ICE Agenzia sottoscriverà un Accordo MoU di collaborazione con la corrispondente LEPC Libyan Export Promotion Center con l’obiettivo di incentivare l’interscambio commerciale e gli investimenti tra l’Italia e la Libia, in particolare, sostenendo le imprese italiane nella ricerca di nuovi potenziali partner commerciali, nelle principali aree di interesse: agroalimentare, energia e fonti rinnovabili, tecnologia sanitaria e industria farmaceutica, edilizia e infrastrutture, formazione manageriale per gli esportatori. L’attività di collaborazione avverrà attraverso un costante scambio di informazioni e di programmi di promozione congiunta (ad esempio: sessioni di presentazione degli investimenti, forum sul commercio opportunità sul territorio dei Partecipanti, convegni, seminari ed altri eventi volti a migliorare il clima commerciale e di investimento di entrambi gli Stati).
- Contratto per Todini. Con la Letter of Acceptance tra Emsaad Ras Ejdair Motorway Authority (ERMA) e Todini, l’ente libico, a valle dell’autorizzazione governativa libica, accetta formalmente l’azienda italiana come assegnataria del contratto, in previsione della successiva firma dello stesso una volta verificate le clausole di garanzia finanziaria e operativa, tutt’ora in corso di definizione.
- Ospedali. Il Memorandum di collaborazione salute tra GKSD Holding Group e il Dipartimento del sostegno e dello sviluppo di servizi medici libico mira a sviluppare opportunità di investimento in Libia per la holding GKSD, presieduta da Kamel Ghribi, controllante del Gruppo sanitario San Donato e attiva anche in altri settori, incluse infrastrutture ed energia. Con il testo, il governo libico si impegnerebbe a sostenere la GKSD Holding nell’apertura di filiali in Libia per sviluppare collaborazioni in ambito sanitario (ospedali, centri di eccellenza, formazione e ricerca scientifica), nello sviluppo di infrastrutture e di progetti nel campo della generazione e trasmissione di energia elettrica oltre che nel campo dell’efficienza energetica e del trattamento dei rifiuti.
- Aviazione. Un Mou tra la Civil Aviation Authorities of Libya (LYCAA) e l’Enac descrive i passi di sostegno di ENAC a LYCAA per avvicinarla agli standard di aviazione civile europei (EASA). L’accordo menziona l’inizio di operazioni di ITA Airways in Libia (Mitiga Airport).
Nella foto in evidenza Giorgia Meloni con il premier libico E Abdul Hamid Mohammed Debeibe in occasione del Business Forum Italia-Libia ANSA/ FILIPPO ATTILI – UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI