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Farmaci: sale a doppia cifra la spesa diretta delle Regioni

Aifa
Adyen Articolo
Velasco25

Spinta dagli acquisti regionali di terapie innovative, sale la spesa per i farmaci in Italia. Nei primi 4 mesi dell’anno l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) segnala un +17% la spesa dei medicinali acquistati direttamente dalle Regioni, mentre quella per i farmaci venduti in farmacia sale ‘solo’ del 2,3.

Il monitoraggio Aifa della spesa farmaceutica nei primi quattro mesi dell’anno mette in luce l’impatto dei medicinali ospedalieri oncologici. Un andamento che, come commenta il presidente Robert Nisticò, conferma quanto si verifica anche negli altri Paesi avanzati, “ossia la sempre maggiore incidenza dei farmaci altamente innovativi, senza alcuna alternativa terapeutica, che in Italia da soli valgono il 38,6% della spesa pubblica per i medicinali, che in Europa si prevede in crescita di 59 miliardi di dollari da qui al 2027″.

La spesa delle Regioni

In effetti l’aumento della spesa per acquisti diretti da parte delle Regioni nel periodo gennaio-aprile è, in valori assoluti, pari a circa 799 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un andamento, come spiega il direttore Tecnico-Scientifico dell’Aifa Pierluigi Russo “guidato essenzialmente dalla crescita di 828 milioni di euro degli acquisti da parte delle Regioni di medicinali a carico del Ssn, equivalenti a un +18,9%, e in particolare dai farmaci di fascia H ospedalieri, prevalentemente oncologici, in aumento del 20,8%. L’aumento è controbilanciato dalla parziale riduzione del 6,8% della spesa per i farmaci innovativi fuoriusciti dall’apposito Fondo ed entrati nel computo della spesa soggetta al tetto degli acquisti diretti. Nei primi quattro mesi del 2024 la spesa sostenuta dalle Regioni per l’acquisto di medicinali di fascia C è stata inferiore di quasi il 13%”.

La sfida

Lo stesso Nisticò afferma che “qualcosa in più si può fare sul piano dell’appropriatezza, definendo a livello locale percorsi di cura e controlli più efficaci per contenere il fenomeno dell’iperprescrizione”. Un lavoro che però “non compete all’Aifa, la quale attraverso la contrattazione dei prezzi tra i più bassi d’Europa e le 342 ricontrattazioni avvenute in poco più di sei mesi, fa di tutto per contenere la crescita della spesa. Crescita che resta tuttavia ineluttabile e richiederebbe un approccio non più a silos”.

Il nuovo schema di remunerazione delle farmacie

Stando al report, si iniziano a registrare gli effetti sulla spesa farmaceutica convenzionata del nuovo schema di remunerazione delle farmacie introdotto da marzo 2024.

Come puntualizza il direttore tecnico-scientifico Pierluigi Russo “abbiamo registrato una riduzione dello 0,4% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno della spesa convenzionata per farmaci rimborsabili, basata sul prezzo di vendita al pubblico in farmacia, in controtendenza rispetto ad un incremento della corrispondente spesa netta del +2,3% comprensiva della nuova remunerazione e tenendo conto dell’abrogazione delle scontistiche di legge negli ultimi due mesi del periodo”.

La spesa per i ticket sulla ricetta

I dati comunicati dalle Regioni “sono ancora provvisori e oggetto di rettifiche”, precisa Russo segnalando un anomalo aumento della spesa per i ticket sulla ricetta del +9,3% rispetto all’anno precedente. Nel complesso il monitoraggio del tetto della spesa convenzionata registra nei primi 4 mesi dell’anno un avanzo di 208 milioni di euro rispetto al tetto programmato del 6,8% del Fondo Sanitario Nazionale e una spesa da tetto che cresce di 63 milioni di euro rispetto a quella registrata nel medesimo periodo nel 2023”.

I nuovi farmaci

Nei giorni scorsi, poi, è arrivata notizia del via livera, da parte del Cda Aifa, di 6 farmaci tra nuove molecole, medicinali generici, estensioni delle indicazioni terapeutiche e nuove confezioni di farmaci già autorizzati.

Tra questi un nuovo farmaco da utilizzare come terapia aggiuntiva al trattamento standard per la miastenia gravis generalizzata, un medicinale generico indicato per il trattamento di adulti con leucemia mieloide cronica, un’estensione delle indicazioni terapeutiche di un farmaco per il trattamento dell’Hiv di tipo 1.

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