PGIM_970x250_HEADER

Un secolo di gusto mediterraneo, parla Pippo Callipo

PGIM_970x250_ARTICOLO
Velasco25 Articolo

La storia di un’azienda che ha fatto della qualità la sua stella polare e di un imprenditore, Pippo Callipo, che non si è mai arreso davanti alle difficoltà.  

Nel 1913, nella cittadina calabrese di Pizzo, nasce la Giacinto Callipo, una delle prime aziende in Italia a inscatolare il pregiato tonno del Mediterraneo. “Abbiamo sempre messo al primo posto la qualità”, ci racconta il presidente Pippo Callipo per spiegare la longevità dell’azienda che rappresenta un caso di successo imprenditoriale in una regione dalle enormi difficoltà economiche e sociali. Il patron è stato spesso oggetto delle attenzioni della criminalità organizzata, subendo negli anni diverse intimidazioni, ma non si è fatto mai vincere dallo scoramento: “Ho sempre denunciato, senza cercare scorciatoie”.

 Ci racconta le origini di Callipo?
Pizzo è nota da sempre per la pesca del tonno e per le tonnare. I tonni migravano dalla Sardegna per riprodursi e si fermavano nel golfo di Lamezia, dalle acque calme, per depositare le uova. Il mercato però assorbiva solo una parte della produzione; non c’erano mezzi di trasporto né frigoriferi. Gli avanzi venivano bruciati sulla spiaggia. Il mio bisnonno Giacinto, osservando questa abbondanza, pensò di conservare il tonno. Nel 1913 nacque così la Giacinto Callipo, di cui ho ancora l’atto costitutivo originale. Iniziò così a conservare il tonno sotto sale. All’inizio si utilizzavano barattoli da 5-10 chili, col tempo le confezioni divennero sempre più piccole. Nel ’94 ci siamo inventati il vasetto di vetro: è stata un’idea vincente che ha saputo esaltare l’elevata qualità del prodotto.

Qual è il segreto di un successo così longevo?
Qualità innanzitutto’: questo è il nostro slogan da sempre. Non abbiamo mai rinunciato a fare un prodotto qualitativo e la gente col tempo ha apprezzato i nostri sforzi. Grazie al passaparola dei consumatori, riusciamo a vendere bene senza fare pubblicità. La filosofia della qualità è stata sposata anche dai miei dipendenti. Molti sono con noi da trent’anni. Quando abbiamo aperto questo stabilimento eravamo 45 persone, ora siamo circa 250. Ma Callipo col tempo è diventato un Gruppo che include, fra le altre, la Gelateria Callipo che produce il famoso tartufo di Pizzo e Popilia Resort, un quattro stelle nel cuore della Calabria. Il Gruppo è cresciuto sempre di più e oggi conta quasi 450 dipendenti.

È riuscito a fare impresa in una regione complessa. Se paragona il suo percorso professionale a quello di un imprenditore del Nord Italia, quali sono le difficoltà aggiuntive che ha dovuto affrontare?
Probabilmente lei si aspetta che le parli di mafia, di ‘ndrangheta, ma quella la metto al terzo o al quarto posto. Il problema principale è quello di trovarsi in una regione disorganizzata, in cui gli uffici pubblici sono inefficienti e impreparati a risolvere i problemi degli imprenditori. In una riunione pubblica a Vibo Valentia, con l’allora presidente della commissione antimafia Lumia, ho definito questi personaggi ‘la mafia con la penna’. Al primo posto quindi ci metto questa burocrazia arretrata, malata, che ti ostacola perché cerca di cavarne determinati benefici.

E poi?
Sicuramente le infrastrutture. La strada statale che porta allo stabilimento è interrotta da otto anni e ancora non l’hanno riaperta. Ma questo è solo un esempio. E poi ovviamente c’è la mafia con la pistola. A Pizzo ho ricevuto parecchie attenzioni. Hanno sparato sempre agli immobili, mai alle persone: qui allo stabilimento del tonno, a Popilia e lo scorso gennaio contro il nuovo magazzino automatico nei pressi di Lamezia Terme. Io mi sono sempre rivolto alle Forze dell’ordine, senza cercare scorciatoie. Ed è quello che ripeto sempre ai miei colleghi che si ritrovano invischiati in situazioni da cui non riescono più a uscire. Sono sempre andato avanti così e ora sto trasmettendo questi princìpi ai miei figli.

Non ha mai pensato di lasciare la Calabria?
Assolutamente no. Il mio motto è ‘Io resto in Calabria’. Si chiamava così pure il movimento civico che mi ha sostenuto quando mi sono candidato a presidente della Regione qualche anno fa. Ovviamente non ho vinto. Purtroppo penso che manchi la volontà di cambiare questa terra. Nei miei incontri parlavo di rivoluzione negli uffici, nei rapporti col cittadino. Ci amministrano persone da due o tre legislature che non hanno fatto niente per la Calabria. In quasi cinquant’anni la Calabria non ha fatto nessun passo avanti.

Come si contrasta l’emorragia di giovani che lasciano il Sud per cercare migliori opportunità lavorative al Nord o all’estero?
Qui in Calabria ormai c’è un esodo costante; ci sono interi paesi abitati soltanto da over 50. Non credo che tutti i nostri ragazzi abbiano il desiderio di andarsene a Milano. Il fatto è che qui non c’è lavoro, se non in nero e sottopagato. Spesso si organizzano convegni per capire come trattenere i giovani sul territorio. Una volta sono intervenuto anche io e ho detto: “Le soluzioni sono due, o gli mettiamo dei ceppi alle caviglie, come si faceva con gli schiavi, oppure gli diamo un lavoro dignitoso e ben pagato”. Invece perdiamo tante professionalità che se ne vanno in Germania, in Inghilterra o in Olanda e sono molto apprezzate per le loro qualità. Tutto questo fa gioco alla mala politica, alla mafia con la penna, perché, da che mondo è mondo, le rivoluzioni le hanno sempre fatte i giovani.

Bisogna cambiare la mentalità delle persone per cambiare la Calabria?
Per cambiare la mentalità ci possono volere decenni, non è facile. Non ho molta fiducia. I miei figli resteranno qui e porteranno avanti l’attività, ma non credo che assisteranno a cambiamenti significativi. Io i miei obiettivi professionali li ho raggiunti, però mi dispiace vedere una terra che potrebbe avere un grande sviluppo e invece tutto rimane com’è. Con l’autonomia differenziata il Sud avrà ancora meno risorse, ma forse così staremo più attenti a come spendere i soldi.

PGIM_300x600_ARTICOLO side
PS25 Box

Leggi anche

Ultima ora

Iscriviti alla nostra Newsletter

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.