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Comolake 2024, il futuro del digitale tra Big Tech e imprese italiane

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Velasco25 Articolo

Per il dipartimento per la trasformazione digitale di Palazzo Chigi il 15 ottobre è stato un giorno importante. Prima viene data notizia delle tappe previste per il rilascio dell‘IT Wallet. Poi, a Cernobbio, l’appuntamento con la ministeriale del G7 su tecnologia e digitale con il sottosegretario Alessio Butti, che guida il dipartimento, padrone di casa. Un’ora dopo è ancora al centro della scena, in questo caso dal palco del Comolake, sempre a Cernobbio: un evento che dura fino al 18 ottobre, voluto dal dipartimento per celebrare i risultati raggiunti e annunciare le iniziative per il futuro.

Dalle telecomunicazioni alle infrastrutture all’intelligenza artificiale, la quattro giorni di Cernobbio ha in programma di ospitare, alla fine, più di 100 speaker, distribuiti uno dopo l’altro in 15 panel e 28 gruppi di lavoro, tra istituzioni e aziende a confrontarsi su reti e infrastrutture, intelligenza artificiale, sanità digitale, energia e sostenibilità, mobilità e trasporti, banking e fintech, pubbliche amministrazioni.

Tra gli ospiti principali della quattro giorni, una nutrita rappresentanza governativa: le ministre dell’Università Anna Maria Bernini e del Lavoro Marina Calderone, il ministro della Difesa Guido Crosetto, Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica amministrazione, Orazio Schillaci, ministro della Salute, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, Andrea Abodi, ministro dello Sport.

Fanno la fila per partecipare anche gli amministratori delegati, da Pietro Labriola di Tim a Luigi Ferraris, ad Fibercop, passando per iliad con il Ceo per l’Italia Benedetto Levi fino a Marco Troncone, ad di Aeroporti di Roma.

Per recuperare competitività globale bisogna creare le condizioni per far crescere le aziende europee, dice il sottosegretario dal palco di Comolake, serve integrare mercati telco e digitale e proteggere le competenze AI in Ue.

Come europei “possiamo contare su una solida base di competenze”, ma le normative Ue che “affliggono il continente” impediscono alle aziende di crescere, secondo Alessio Butti. “Il risultato è che non si possono raggiungere le economie di scala per crescere anche in modo globale”.

Tra cavi e satelliti

Intanto la crescita tecnologica italiana, per come viene impostata dal Governo, segue direttrici diverse: dai cavi sottomarini (fondamentale essere al centro della partita, soprattutto nel Mediterraneo, dice Butti) ai satelliti. In queste partite, ha ricordato Butti, è fondamentale il ruolo delle imprese italiane tanto quanto quello delle Big Tech. E qui per quanto riguarda i cavi il riferimento, nelle parole del Sottosegretario, è a Sparkle, strategica per l’Italia, e a Google, che vorrebbe stabilire delle basi in Sicilia e sta ragionando, per questo, con il governo italiano.

Ma non c’è solo la Starlink di Musk nel business dei satelliti. L’Italia può risparmiare 4,4 miliardi di euro sfruttando la connessione dei satelliti a bassa orbita per collegare a internet le case non raggiunte dalla rete fissa, secondo Jordi Casanova Tormo, a capo della divisione di Amazon EUPP Ads Telecom Space, presentata alla conferenza Comolake. Il dirigente precisa che la costellazione satellitare di Project Kuiper, la risposta di Amazon alla divisione Starlink di SpaceX, sarà in grado di servire circa il 4% delle famiglie italiane dal 2030. Il commento arriva in un momento in cui si rumoreggia di un possibile accordo tra governo italiano e la società di Elon Musk per rendere più accessibile la connessione Starlink in Italia; l’azienda è stata nominata anche relativamente all’indagine che ha portato all’arresto del direttore generale di Sogei, anche se non è ancora chiaro quale sia il legame tra l’azienda e l’inchiesta.

“Le performance? Sono cruciali ma le performance non sono solo la velocità con cui viaggiano i dati e le informazioni, ma anche le funzionalità che noi siamo in grado di inserire nelle reti, la capacità di automazione, di autoconfigurarsi”. Lo ha detto Gianmatteo Manghi, amministratore delegato Cisco Italia, al Comolake di Cernobbio. Le reti, ha sottolineato, sono diventate fondamentali ormai per una serie numerosa di attività: “Il funzionamento di un ospedale, di un’autostrada, di una rete ferroviaria”, ha sottolineato.

Tecnologia e digitale tra infrastrutture ed energia

I temi abbracciati dalla rivoluzione tecnologica sono vastissimi. Ogni azienda partecipante ricorda i suoi business chiave, ma il trend comune di ogni intervento sembra essere rivolto al digitale, e naturalmente all’intelligenza artificiale – che nel dibattito ruba necessariamente spazio al tema della sostenibilità. Non che ci si dimentichi che lo sviluppo di potenza di calcolo per gestire i dati sia un’attività estremamente energivora.

Intanto c’è anche il tema della competitività, italiana ed europea. Le infrastrutture digitali, ad esempio, che sono il volano per lo sviluppo del 5G e per la riduzione del digital divide, secondo Diego Galli, direttore generale di Inwit. O l’energia: l’Italia è il Paese “che più di tutti si è dotato di sistemi di autoproduzione” elettrica, come i pannelli solari. Oggi si contano 1.500.000 piccoli produttori e se ne aggiungono circa 1000 al giorno, ha detto Nicola Lanzetta, direttore di Enel per l’Italia, dal palco di Comolake.

Non mancano gli interventi sull’intelligenza artificiale: secondo il Chief Regulatory Officer di Amazon Web Services le aziende stanno già ‘votando con i piedi’ sulla regolamentazione europea. Un’eccessiva regolamentazione sull’intelligenza artificiale “non farà altro che spingere gli sviluppatori verso Paesi che abilitano la loro creatività”, ha detto Bob Kimball, Chief Regulatory Officer di Aws.

Intanto, altro tema da non dimenticare è quello della formazione. Accenture ha lanciato oggi in Italia LearnVantage, ha raccontato l’Ad di Accenture Italia Teodoro Lio: “È un dovere sociale trasformare le competenze delle persone”. Per questo è stata inaugurata questa piattaforma di apprendimento potenziata dall’AI, parte di un piano di investimento della multinazionale da oltre 1 miliardo di dollari a livello mondiale.

 

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