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A Cernobbio, tra satelliti e cavi sottomarini, il Governo pensa in grande

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Velasco25 Articolo

A Cernobbio si sta delineando l’Agenda Meloni su tecnologia e innovazione. In occasione della seconda ministeriale del G7 su tecnologia e digitale, presieduta dall’Italia con il Sottosegretario di Stato competente Alessio Butti, sono emersi almeno tre elementi significativi: il focus sui cavi sottomarini (con tanto di intesa sottoscritta con gli Usa); le novità sul fronte del wallet digitale; l’apertura alla connessione Internet via satellite, con Starlink. Com’è noto, l’Unione europea ha destinato cinquecento milioni al capitolo degli “undersea cables”, e l’Italia, in virtù della propria collocazione nel Mediterraneo, potrebbe giocare un ruolo centrale (puoi leggere qui il resoconto dettagliato del nostro inviato a Cernobbio).

Nella cornice di Cernobbio, Butti, lombardo doc, nativo di Como, ha annunciato la firma di una “dichiarazione congiunta sulla sicurezza e la resilienza dei cavi sottomarini in un mondo globalmente digitalizzato”, insieme all’ambasciatore degli Stati uniti per il cyberspazio, Nathaniel C. Fick. “Sui cavi sottomarini – ha dichiarato il SS. Butti – siamo avanti con Google, che vuole stabilire delle basi in Sicilia e sta ragionando con il Governo italiano. Qui mi fermo perché sono in corso accertamenti”.

Come riferito dal Sottosegretario con delega all’innovazione, i cavi sottomarini saranno sempre più decisivi: dal 95 al 99 percento del traffico Internet e il 16 percento interessa il Mediterraneo. Che un hyperscaler del rango di Google sia disposto a incrementare gli investimenti in Italia, è segnale che conferma l’attrattività del nostro Paese (nonostante tutto, verrebbe da dire). Sul fronte del wallet digitale, il portafoglio che conterrà i documenti digitali a partire da patente di guida, tessera sanitaria e carta europea della disabilità, l’orizzonte temporale appare più incerto: si parla di una sperimentazione per 50mila italiani a partire dal 23 ottobre (utilizzando l’app IO), cui seguirà poi una graduale estensione della platea interessata.

Nel Paese dove anche il rinnovo del passaporto è un’impresa, la scansione incerta non lascia ben sperare. Ci auguriamo di essere smentiti nelle nostre (fosche) previsioni, mentre sembra assai chiaro e diretto il messaggio mandato dalla solitamente granitica commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager (a fine mandato). A proposito della scelta di alcuni player, come Meta, di non firmare il patto sull’Intelligenza artificiale, Vestager ha detto: “Firmare è volontario, ma non sarà volontario rispettare la legge sull’AI una volta in vigore. Le aziende sono ovviamente libere di fare ciò che vogliono in questo periodo di tempo prima che la legislazione diventi vincolante.

Quello che è importante per noi è lavorare con loro, perché l’AI Act non ha ogni dettaglio scolpito nella pietra, sono dei princìpi. È perciò importante per noi avere conformità ma nel modo più favorevole per le imprese. È importante per noi avere il feedback delle aziende in modo che possiamo rendere la regolamentazione leggera e, nel contempo, efficace”. Il terzo punto, enucleato anche in una intervista al SS. Butti oggi al Sole24ore, riguarda la sperimentazione con Starlink, di Elon Musk, per coprire in banda ultralarga le aree remote. L’obiettivo è rimediare ai ritardi del Pnrr nell’ambito del Piano Italia a 1 Giga, utilizzando la società specializzata nel fornire satelliti a bassa orbita per le connessioni Internet (tecnologia impiegata, per esempio, in Ucraina oppure, lo scorso anno, nell’Emilia romagna alluvionata). “Sono in corso delle interlocuzioni con alcune Regioni italiane (del Nord, del Centro e del Sud) – ha dichiarato il SS. Butti – al fine di sperimentare la fornitura di un ‘servizio space-based’ rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri”. Insomma, dove gli operatori aggiudicatari faticano, potrebbe arrivare la connessione satellitare targata Musk. Inchieste permettendo.

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