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Bper, l’Ad Papa: “Bene Unicredit-Commerzbank”. Ma è cauto sul risiko bancario

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Velasco25 Articolo

Gianni Franco Papa tifa per l’operazione di Unicredit, impegnata nell’acquisizione di Commerzbank che ha creato un terremoto in Germania e in Europa. Operazioni del genere, secondo l’Ad di Gruppo Bper con un passato proprio in Unicredit, servono: “Ritengo che l’Europa abbia bisogno di banche grandi perché, in questa situazione di polarizzazione tra Stati Uniti e Cina, o l’Europa inizia a muoversi o siamo finiti”. Durante la presentazione del piano industriale 2024-2027 di Bper, l’Ad non si espone su un eventuale ruolo della banca nel risiko bancario italiano. Papa ha ricordato che che Bper è già la terza banca d’Italia per numero di clienti (5 milioni) con “un totale di 300 miliardi di euro di asset clienti”.

Da mesi per l’istituto modenese si parla di possibili operazioni straordinarie, soprattutto dopo la crescita di Unipol nel capitale della banca.

“Se i livelli della banca saranno quelli giusti valuteremo le azioni da fare, ma qualunque M&A deve portare valore a banca e a suoi azionisti. Abbiamo una grande opportunità di crescita e sviluppo con la clientela esistente. Abbiamo bisogno di tempo per pianificare questo nuovo progetto di sviluppo che prevediamo con il piano e poi vediamo se ci saranno le condizioni future”, si è limitato a dire Gianni Franco Papa. “Le operazioni di M&A devono creare valore per la banca e gli azionisti. Il piano è stand alone e puntiamo su questo. Il piano è organico e rimaniamo così come siamo, siamo la terza banca in Italia”.

L’impegno, ricorda, è quello di aumentare i dividendi a un payout del 75% (ora è al 30%) per raggiungere altre banche, spiega l’Ad, che esclude operazioni di buyback nei prossimi tre anni.

I numeri del piano

In Borsa il piano presentato da Bper intanto è piaciuto, con un +6,2%.

Nel nuovo piano industriale di Bper ‘B:Dynamic Full Value 2027’ si legge che il Gruppo farà 1.100 assunzioni mirate, anche nell’IT (650 mln verranno spesi per la digitalizzazione). L’organico del Gruppo scenderà di circa il 10% a circa 18.500 risorse per fine 2027. Le uscite volontarie, già concordate, ammonteranno a circa 1.600. Il turnover organico riguarderà circa 1.500 persone in arco di Piano.

Tra i numeri principali, da sottolineare la previsione di un utile netto cumulato di 4,3 miliardi nel 2025-2027 (1,5 miliardi nel 2027), un dividendo cumulato cash pari a 3,2 miliardi nel 2025-2027 (payout ratio medio di circa 75%), Rote superiore al 16% nel 2027, Cet1 ratio superiore al 14,5% nel 2027 e 5,5 miliardi di ricavi nel 2027 (+1,5% 2024-2027), positivamente impattati dall’effetto combinato della crescita degli impieghi e delle maggiori commissioni (+12% 2024-2027) per un totale di 550 milioni, che “più che compensano il calo di 450 milioni del margine di interesse dovuto alle prudenziali aspettative sui tassi e al calo effetto ecobonus”. I ricavi sono previsti in aumento dell’1,5% in arco di Piano (Cagr +0,5%) a circa 5,5 miliardi di euro nel 2027.

Gli extraprofitti

Sulla tassazione degli extraprofitti “mi allineo a quanto è stato proposto dal comitato esecutivo dell’Abi. Riteniamo che i versamenti devono avere natura predeterminata e temporanea, con effetti esclusivamente finanziari, senza effetti retroattivi e salvaguardando i bilanci delle banche. Bisogna poi definire che cosa si intende per extraprofitti”, ha detto Papa.

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