Parliamo di nausea e vomito in gravidanza: un problema che affligge il 66% delle donne incinte. Se pensate di risolvere la cosa con quantità industriali di zenzero, siete rimaste indietro.
È una giornalista e scrittrice affermata, ma Francesca Barra è anche madre di quattro figli (il più grande ha di recente compiuto 18 anni e lei, dal suo profilo Instagram, gli ha dedicato un pensiero: “Le mie braccia saranno sempre tese verso di te”).
“Ho avuto le mie gravidanze in età completamente diverse – ricorda nel corso di un incontro a Milano Francesca, che ha tre figli dal precedente matrimonio con Marcello Molfino e una bimba di due anni, nata dalle nozze con Claudio Santamaria – e tutte le volte ho dovuto convivere con dei problemi, fondati sull’assunto che sia normale soffrire e fare fatica. Perché così hanno fatto le nostre mamme e le nostre nonne. Tutto questo non fa altro che influenzare quella parte del nostro cervello che ‘contiene’ i sensi di colpa e contribuisce ad aumentare un disagio psico-fisico già presente”.
Alle future mamme infatti viene spesso detto che sintomi come la nausea o, addirittura, il vomito sono ‘normali’ e anzi rappresentano un segno che la gravidanza sta andando bene. Ma questo rientra nelle fake news che circondano non solo la gravidanza, ma anche tutto lo spettro dei problemi femminili, dai dolori mestruali, alle vampate in menopausa, in una sorta di moderna declinazione del biblico ‘partorirai con dolore’, che generazioni di donne hanno accettato con rassegnazione. Ma è proprio così che dev’essere? E quali sono le dimensioni di nausea e vomito in gravidanza? “Abbiamo cercato di indagarlo – spiega Irene Cetin, professoressa di Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Milano e direttore dell’Ostetricia della Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano – attraverso il trial Purity, il primo e finora unico studio multicentrico italiano dedicato all’argomento”.
Da questa ricerca è emerso che il problema interessa il 66% delle donne italiane in gravidanza (in forma lieve nel 34% dei casi, moderata nel 62% dei casi, grave nel 4%). In alcuni casi (iperemesi gravidica), i disturbi possono far stare così male da costringere la donna a smettere di lavorare o da portare al ricovero. I sintomi possono perdurare a lungo ed estendersi, nel 63% dei casi, oltre il primo trimestre e questo sfata un altro mito: quello che nausea e vomito riguardino solo l’inizio della gravidanza”.
Negli ultimi anni, la consapevolezza è, per fortuna, aumentata e soprattutto maturata e oggi i ginecologi hanno a disposizione validi strumenti terapeutici per combattere questo disturbo, come l’associazione doxilamina/piridossina. Ma dallo studio Purity, condotto in tre strutture di Nord, Centro e Sud Italia, emerge anche che il disturbo è ancora largamente sotto-trattato. “Solo il 25% delle donne coinvolte nell’indagine – rivela la professoressa Cetin – è ricorso a un trattamento per contrastare i sintomi. E, tra queste, solo due su tre sono state trattate con la terapia consigliata come prima scelta dalle linee guida internazionali”. Tutto ciò riflette la gestione ‘casalinga’, quasi antropologica, che si fa di questo disturbo sommerso. Ancora una volta è infatti il ‘così fan tutte’ ad avere la meglio, un approccio che lascia spazio ai rimedi della nonna.
E nello zibaldone dei rimedi casalinghi, a fare la parte del padrone è lo zenzero. “Prima di incontrare un ginecologo fantastico che mi ha detto: ‘Ma lei a chi deve dimostrare di essere un’eroina?’ – ricorda Francesca Barra – avevo ricevuto diversi pareri folli sulla nausea che mi devastava; da chi diceva che fosse un buon segno, a chi voleva farmi assumere zenzero in quantità industriali”.
Sullo zenzero contro la nausea in gravidanza sono state scritte centinaia di pagine; ma se nelle forme lievi può essere di qualche beneficio, risulta totalmente inutile in quelle moderato-gravi. Come ben stigmatizzato anche da un articolo dell’Associazione Medica e dal Consiglio delle ricerche norvegesi dal titolo significativo: ‘Smettetela di dirci di prendere lo zenzero per l’iperemesi gravidica’.
“Nausea e vomito in gravidanza – chiarisce il professor Romolo Di Iorio, associato di Ginecologia e Ostetricia dell’Università Sapienza di Roma – viene spesso indicata come ‘disturbo’ quando in realtà rappresenta una vera e propria complicanza, sulla quale nel corso degli anni si è posta sempre più attenzione. Studi recenti hanno infatti evidenziato che può comportare rischi sia per la madre che per il neonato. Per questo è importante iniziare prima possibile (cioè alla comparsa dei sintomi) un trattamento adeguato per scongiurare la progressione verso le forme più gravi (iperemesi gravidica), che possono richiedere il ricovero”.
Lo dice chiaramente la scienza. Ma anche il passa parola dei social che, per una volta, è politically correct. Anche Kim Kardashian infatti dal suo profilo Instagram ha invitato le donne a curare la nausea e vomito in gravidanza, col farmaco giusto. Senza limitarsi a ‘sopportare’, sperando che passi.