Nessuno ha mai raccolto tanto in un singolo round di finanziamento di venture capital: a riuscire nell’impresa è OpenAI, che ha raccolto 6,6 miliardi di dollari nello stesso periodo in cui alcuni elementi chiave – come Mira Murati – lasciavano la società.
Solo la ByteDance di Tiktok e SpaceX di Elon Musk, se parliamo startup e unicorni, hanno valutazioni paragonabili a quelli della società che ha creato ChatGpt, mentre la xAI di Musk aveva raccolto 6 mld proprio quest’anno. La top 4 di Cb Insights adesso recita, tra i maggiori unicorni per valutazione:
- Bytedance con 225 mld di dollari
- SpaceX con 200 mld
- OpenAI con 157 mld
- Shein con 66 mld
Al di là dei record, è un round – raccolto molto velocemente, secondo gli osservatori – che può cambiare lo scenario dello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Perché adesso i creatori di ChatGpt, quelli che per primi hanno messo l’intelligenza artificiale generativa sotto i riflettori, possono contare su quasi 7 miliardi di dollari per assoldare ingegneri, addestrare algoritmi e fornire loro server, chip e potenza di calcolo.
Diventano così meno significativi i conti in rosso – la società di Sam Altman è perennemente in rosso – e diventa più facile giustificare un hype che molti hanno già etichettato come bolla finanziaria – a meno che quella bolla non scoppi, naturalmente. Gli investitori e chi sull’AI ha già scommesso tutto, evidentemente, pensano che il gioco valga la candela.
OpenAI tra perdite miliardarie e ChatGpt più caro, ecco cosa sta succedendo
Intanto aumentano le iniziative di OpenAI – che dopo il round va verso un futuro strutturalmente ‘for profit’ – per allargare il suo raggio d’azione. Anche in Italia, dove è stata annunciata la collaborazione con Cdp.
La collaborazione con Cdp
La partnership coniuga le competenze di OpenAI e di CDP Venture Capital in un nuovo ‘Fondo Artificial Intelligence’ guidato dal responsabile Vincenzo Di Nicola, che effettuerà investimenti in startup negli ambiti dell’AI, della cyberSicurezza e delle tecnologie Quantistiche. OpenAI potrà investire in maniera diretta e indiretta nelle startup attraverso il fondo, fornirà loro accesso alle sue tecnologie, alla sua esperienza e ai suoi venture capitalist attraverso il suo Startup Fund. Previste anche collavorazioni con Università e aziende tradizionali.
A proposito di scommesse sull’Italia, Microsoft ha annunciato che investirà 4,3 miliardi di euro nei prossimi due anni per espandere la sua infrastruttura di data center hyperscale cloud e di intelligenza artificiale, oltre a un piano di formazione per far crescere le competenze digitali.
Il post di OpenAI e i numeri del round
Quasi 7 miliardi di dollari quindi, che portano la valutazione post money di OpenAi a 157 mld di dollari. Una valutazione stratosferica che negli auspici di Altman è solo al preludio a quella che nei prossimi anni sarà una crescita altrettanto stratosferica, con l’obiettivo dei 100 mld di entrate fissato al 2029.
“Stiamo facendo progressi nella nostra missione per garantire che l’AI generativa sia vantaggiosa per tutta l’umanità. Ogni settimana, oltre 250 milioni di persone in tutto il mondo usano ChatGPT per migliorare il loro lavoro, la loro creatività e il loro apprendimento”, hanno scritto da OpenAI in un post.
Gli investitori
L’elenco degli investitori è probabilmente tra i più illustri mai assemblati:
Guida il round la Thrive Capital di Joshua Kushner – che avrebbe messo 1,3 mld di dollari e un’opzione a un miliardo che scatterebbe l’anno prossimo con valutazione fissata a quella attuale. Del round, va segnalato, non fa parte Apple – un’assenza confermata nei giorni precedenti al closing.
Poi ci sono Microsoft e NVIDIA: in questo caso per gli storici investitori sembrerebbe trattarsi di un affare, considerato che poi è a loro che OpenAI si rivolge per avere potenza di calcolo.
Ma ci sono anche SoftBank (500 mln), Altimeter Capital, Khosla Ventures, MGX e Fidelity investments. Le cifre sono state riportate dal Wall Street Journal, mentre The Information ha riferito che gli investitori, per quanto convinti molto velocemente a investire, hanno un meccanismo di protezione che prevede che possano votare per avere indietro il loro denaro con il 9% degli interessi nel caso OpenAI non riesca a passare a un modello ‘for profit’.
Intanto, secondo quanto riportato dal Financial Times, OpenAI avrebbe chiesto agli investitori di non finanziare concorrenti come la xAI di Musk e Anthropic dell’ex OpenAi Dario Amodei – una richiesta insolita, per il mondo del venture capital.