Un incontro per dare seguito agli impegni presi con l’adozione della Dichiarazione dei Ministri dell’Industria, Tecnologia e Digitale del G7 di Trento del 15 marzo scorso: la riunione ministeriale G7 su tecnologia e digitale si terrà il 15 ottobre a Cernobbio e sarà presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti, che parla di “opportunità cruciale”. Tra le iniziative principali che saranno presentate alla ministeriale, un toolkit per l’utilizzo etico dell’AI.
L’obiettivo della ministeriale, dice Butti, sarà “rafforzare la cooperazione globale in ambito tecnologico e promuovere un uso sicuro ed etico dell’intelligenza artificiale, con particolare attenzione al settore pubblico”.
“Durante questo incontro, in linea con il lavoro fatto dalla ministeriale di Trento del 15 marzo a oggi, ci impegniamo a condividere le migliori pratiche in ambito di digitalizzazione pubblica, con l’obiettivo di rendere i servizi pubblici più accessibili ed efficienti. Inoltre, esploreremo approcci comuni all’identità digitale, un elemento chiave per garantire la sicurezza e la fiducia nel contesto di una trasformazione digitale globale”, spiega Butti.
Con questo incontro, la Presidenza italiana si propone di promuovere lo sviluppo e l’uso etico e sicuro dei sistemi di intelligenza artificiale, in particolare per il settore pubblico, in linea con i principi e i valori dei Paesi del G7. L’obiettivo è anche quello di condividere buone pratiche sui servizi pubblici digitali e di individuare caratteristiche comuni tra i diversi approcci all’identità digitale a livello internazionale.
G7, un toolkit per l’AI
La Presidenza italiana ha coordinato, sotto la guida del Dipartimento per la trasformazione digitale, il gruppo di lavoro G7 Digitale e Tecnologia. I documenti elaborati nel corso dei lavori degli ultimi mesi saranno resi disponibili a conclusione della riunione ministeriale di Cernobbio.
All’interno del gruppo la Presidenza italiana ha curato la produzione di un Toolkit per lo sviluppo e l’uso etico di applicazioni di IA nel settore pubblico. Il Toolkit è progettato per identificare tendenze, contesti normativi e altri fattori abilitanti l’AI tra i Paesi membri G7 con l’obiettivo di condividere esempi di buone pratiche e illustrare interventi prioritari per lo sviluppo e l’uso dell’AI in ecosistemi sicuri e affidabili, con particolare attenzione all’utilizzo della AI nel settore pubblico.
Il Processo di Hiroshima sull’AI
La Presidenza italiana, in continuità con i lavori della Presidenza Giappone del G7 (2023), si è impegnata a integrare il quadro normativo del Processo di Hiroshima sull’intelligenza artificiale con un meccanismo di monitoraggio che è una parte integrante del “Codice di condotta internazionale per le organizzazioni che sviluppano sistemi di AI avanzati” (HAIP CoC). La Presidenza, con il supporto dell’OCSE, ha elaborato una prima bozza di quadro di monitoraggio su cui è stata lanciata una fase pilota tenutasi dal 19 luglio al 6 settembre 2024, e che ha visto la partecipazione di venti organizzazioni in dieci Paesi, garantendo il coinvolgimento di tutte le parti interessate. I risultati saranno presentati in un sintetico rapporto che guiderà l’elaborazione del sistema di monitoraggio definitivo, da realizzarsi nei prossimi mesi.
Il compendio sui sistemi pubblici digitali
Un’infrastruttura pubblica digitale robusta facilita un accesso semplice, intuitivo e sicuro ai servizi pubblici essenziali, garantisce la resilienza dei Paesi e promuove l’inclusione sociale. La Presidenza ha sviluppato di concerto con l’OCSE, un Compendio sui Sistemi Pubblici Digitali adottati dai membri del G7, condividendo buone pratiche ed esempi di successo.
L’identità digitale
Tra le iniziative c’è anche quella di una mappatura degli approcci all’identità digitale. “La crescente domanda di servizi digitali nel pubblico e nel privato, insieme al timore per possibili fenomeni di esclusione digitale, minacce alla cybersicurezza e di abuso di dati personali, rende necessaria la realizzazione di sistemi di identità digitale ben progettati e sostenuti da una governance appropriata”, dicono dal Dipartimento. “Sebbene forme tradizionali di identificazione e autenticazione come le carte d’identità fisiche, i passaporti, o le password rimangano importanti, non sono sufficienti a gestire le complessità dell’attuale panorama digitale. Lo scopo della Mappatura è identificare le caratteristiche comuni nei diversi approcci all’identità digitale dei membri G7 così da poter orientare le future attività del G7 e di altri forum internazionali”.
Nella foto in evidenza il ministro Adolfo Urso e il Sottosegretario Alessio Butti durante la foto di gruppo con i ministri di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti in occasione del G7 dedicato all’intelligenza artificiale, Trento, 15 marzo 2024.
Credits: ANSA NPK