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Dormi abbastanza ma sei esausto? Le 7 strategie salva-riposo

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Adyen Articolo
Velasco25

Si parla tanto delle ore di sonno necessarie per farci star bene, ma non sempre le cose sono così semplici. A spiegarlo è Saundra Dalton-Smith, autrice di un libro sul riposo. Dopo cinque anni di pratica clinica in medicina interna e dopo essersi presa cura di due bambini piccoli, l’autrice di ‘Sacred Rest’ ha sperimentato un pesante burnout. Inizialmente, pensava di aver bisogno di dormire di più. Ma non era così.

“All’epoca non si parlava molto di burnout. Il tema principale riguardava il sonno”, ricorda Dalton-Smith. “Era più o meno il periodo in cui Arianna Huffington stava facendo la grande rivoluzione del sonno. Quindi, quando mi sono sentita esaurita, ho pensato che se avessi dormito abbastanza, tutto questo sarebbe finito“.

Fu allora che la dottoressa iniziò ad approfondire la questione. Se i Centers for Disease Control and Prevention raccomandano almeno sette ore di sonno al giorno, Dalton-Smith scoprì che per lei anche nove ore di sonno non erano sufficienti.

“Dormivo sette, otto, nove ore, con dati documentati nei laboratori del sonno. E questo anche perché cercavo di capire come risolvere il problema”, dice. “Ma cosa fai quando hai dormito otto ore, tutto dice che hai dormito alla perfezione, ma sei ancora esausta?”.

Fu allora che la dottoressa capì che il sonno non equivale al riposo. Dopo aver completato vari test che hanno stabilito l’assenza di problemi dal punto di vista medico, Dalton-Smith iniziò a pensare alle alternative. Ed è allora che è nato il suo rivoluzionario framework dei 7 tipi di riposo.

“Ho iniziato a pormi questa domanda che è diventata il fondamento del mio lavoro: che tipo di stanchezza ho? Questo mi ha portato a realizzare che, se mi sento affaticata, allora qualcosa deve essere sfuggito. Solo capendolo avrei potuto ricostruire quella riserva per farla sentire di nuovo sana”.

I 7 tipi di riposo

La premessa è semplice: per sentirsi riposati, è necessario riversare energia proprio là dove si è esaurita. Così Dalton-Smith ha stabilito che ci sono sette tipi di riposo di cui tutti abbiamo bisogno per sentirci al meglio e più energici. Questi sette tipi sono:

Fisico
Mentale
Sensoriale
Creativo
Emotivo
Sociale
Spirituale

“Le persone mi chiedono se il riposo mentale e quello emotivo sono la stessa cosa e io dico di no. Se ci pensiamo, mentale, emotivo e sensoriale hanno tutti a che fare con il cervello o il sistema nervoso, ma sonoinfluenzati in modo completamente diverso. Quindi questo è l’approccio che stavo esaminando: la fisiologia, la psicologia e gli aspetti ambientali che entrano in gioco in ogni tipo di riposo”.

Di che tipo di riposo hai bisogno?

Capire il tipo di riposo di cui hai bisogno richiede una valutazione personale. La buona notizia è che Dalton-Smith ha sviluppato un questionario online che può aiutare ad arrivare alla radice del problema.

“Inizia dalla consapevolezza che puoi essere affaticato in modi diversi”, afferma. “La maggior parte delle persone non ha mai pensato di essere creativamente esaurita o socialmente esausta”.
A questo punto Dalton-Smith invita a considerare tutti i modi in cui disperdiamo energia durante il giorno, sia al lavoro che nella loro vita quotidiana, e a considerare quella che non viene ricaricata.

“La maggior parte delle persone non ha bisogno di concentrarsi su tutti e sette i tipi di riposo”, afferma. Se ti accorgi di aver bisogno di riposo in tutte e sette le categorie, Dalton-Smith suggerisce di iniziare dall’area dove il deficit è maggiore. Dopo aver esaminato su cosa stai spendendo più energia nella tua vita, puoi iniziare a cercare di capire come reintegrare quell’area. “Quando inizierai a riempire l’area che è più impoverita – assicura – inizierai a sentirti meglio semplicemente migliorando il deficit maggiore”.

Strategia personalizzata

La strategia di riposo più vantaggiosa è quella che puoi incorporare nella tua vita quotidiana, afferma Dalton-Smith. “I processi di recupero possono essere integrati nella nostra vita”, continua l’esperta. Ogni tipo di riposo è collegato ad un insieme di pratiche ristoratrici corrispondenti, che sono anche uniche per la persona e il tipo di ambiente in cui si trova.

Troppo rumore? Ecco la soluzione

Ad esempio, una persona che lavora in un ufficio open space potrebbe utilizzare molta energia sensoriale per isolarsi dal rumore di fondo e bloccare le conversazioni che avvengono vicino a lei. “Questo processo di esclusione sta usando energia”, afferma Dalton-Smith. “Il tuo cervello sta lavorando attivamente per filtrare quel rumore. Se lo fai per otto ore al giorno, è molto probabile che sperimenterai alcuni sintomi di sovraccarico sensoriale, come irritazione e agitazione“. In questo caso, Dalton-Smith consiglia di utilizzare cuffie antirumore.

La chiave, tuttavia, è non ascoltare musica, anche se il rumore bianco può aiutare a concentrarti. “Non c’è bisogno di sopraffarti dal punto di vista sensoriale, soprattutto se fai un lavoro che richiede concentrazione”, afferma. “Libererai lo spazio e l’energia cerebrale prestando attenzione a come utilizzi l’energia”.

Camminare aiuta i creativi

Per le persone che utilizzano una grande quantità di energia creativa e mentale durante il giorno per risolvere problemi, Dalton-Smith suggerisce invece attività come camminare, fare jogging, yoga o meditazione.

“La maggior parte delle capacità di leadership può essere ottimizzata con migliori pratiche di recupero. La nostra comunicazione migliora quando abbiamo pratiche di riposo emotivo e sociale integrate nella nostra vita. Il modo in cui siamo in grado di pensare fuori dagli schemi ed essere più innovativi migliora con un riposo creativo superiore. Il modo in cui ci sentiamo anche nel nostro corpo migliora ottimizzando il riposo fisico”, conclude l’esperta.

L’articolo originale è su Fortune.com

 

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