Elon Musk avrà giurato di essere un assolutista della libertà di parola quando ha acquistato Twitter, ma il numero di account che il social – ormai ribattezzato X – ha bannato nella prima metà di quest’anno è quasi tre volte superiore rispetto allo stesso periodo del 2022.
Ebbene, X ha pubblicato il suo primo rapporto sulla trasparenza, che descrive in dettaglio le politiche di moderazione dei contenuti attuate da quando Musk ha preso il controllo dell’azienda. Nei primi sei mesi di quest’anno il social network ha sospeso 5,3 milioni di account, rispetto a 1,6 milioni nella prima metà del 2022 (questi numeri non includono gli account spam sospesi. Secondo X ben 464 milioni di questi ultimi sono stati disattivati nella prima metà dell’anno).
Il sito ha affermato di aver ricevuto oltre 224 milioni di segnalazioni da parte degli utenti nella prima metà dell’anno, citando diverse forme di abusi: quasi 82 milioni rientravano nella categoria di abusi e molestie, che rappresentavano il 36,5% delle denunce totali. La condotta odiosa ha contato quasi 67 milioni di segnalazioni. Al terzo posto i contenuti violenti, con 40 milioni di segnalazioni.
Un totale di 10.675.908 post sono stati rimossi nella prima metà dell’anno. Si tratta di numeri che sottolineano le preoccupazioni espresse dagli inserzionisti fin da quando Elon Musk ha preso il controllo: una quantità crescente di discorsi d’odio e contenuti offensivi. X afferma nel report che ciò costituisce meno dell’1% dei post totali sulla piattaforma, ma il significativo aumento degli account bannati sembra indicare che il problema è in aumento.
L’articolo originale è su Fortune.com
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