Quando si tratta di soldi, l’età rischia di diventare un boomerang. Le persone anziane, infatti, hanno maggiori probabilità di rivelarsi impulsive e farsi influenzare dagli altri. A rivelarlo è una ricerca condotta dagli psicologi dell’Università di Birmingham e dell’Università di Oxford, pubblicata su ‘Communications Psychology’. Obiettivo dei ricercatori, esplorare l’impatto della gratificazione ritardata e il modo in cui la nostra disponibilità a pazientare cambia nel corso della vita.
Risultato? Tutto sommato gli over 60 anni sono più inclini a essere influenzati dagli altri quando si tratta di prendere decisioni impulsive sui soldi rispetto ai giovani tra 18 e 36 anni. Una scoperta che dà da pensare, considerato anche il moltiplicarsi delle truffe ai danni degli anziani.
L’indagine
Per ‘misurare’ l’influenza dell’età, è stato reclutato un gruppo di 76 giovani adulti (tra 18 e 36 anni) e 78 soggetti anziani (tra 60 e 80 anni). Tutti gli individui sono stati abbinati in base a genere, QI e anni di istruzione. I più anziani erano relativamente in salute e sono stati sottoposti a uno screening approfondito per garantire non soffrissero di demenza o altri problemi che potevano influenzare il processo decisionale, indipendentemente dall’età.
“In un’epoca di progressivo invecchiamento della popolazione e di crescente disinformazione, è fondamentale comprendere come l’età influenzi le persone – sottolinea l’autrice senior, Patricia Lockwood dell’Università di Birmingham – Un’area chiave in cui le persone possono essere influenzate è la loro preferenza a ricevere denaro prima o dopo. Un aspetto fondamentale per garantire che le persone facciano buone scelte finanziarie nel corso della loro vita”.
L’uovo o la gallina
Meglio un uovo oggi o una gallina domani? Tutti i partecipanti hanno completato un compito in cui dovevano compiere una serie di scelte con due diverse opzioni: una impulsiva, che si traduceva nel ricevere immediatamente una quantità di denaro inferiore; l’altra più moderata che comportava più soldi, ma dopo un certo lasso di tempo. Poiché una di queste decisioni si sarebbe concretizzata con un bonus alla fine dell’esperimento, i partecipanti sapevano che le loro scelte avrebbero avuto conseguenze reali. Un trucco ideato per spingere i soggetti a rivelare le loro effettive preferenze finanziarie.
I suggerimenti
Dopo essersi pronunciati, i partecipanti hanno appreso le scelte fatte da due “altre persone” che avevano completato lo stesso compito decisionale in precedenza (in realtà la risposta era generata da un computer). Infine, i soggetti sono stati di nuovo chiamati a decidere per sè: ciò ha permesso ai ricercatori di applicare modelli matematici avanzati per quantificare le preferenze finanziarie dei partecipanti e il peso dell’influenza altrui.
I risultati hanno mostrato che le persone anziane erano più suscettibili all’influenza sociale, soprattutto da partedi ‘suggeritori’ più impulsivi. Insomma, erano più propensi a cambiare la loro preferenza optando per scelte d’impulso. Al contrario, i più giovani erano più ‘immuni’ all’influenza degli altri, tendendo a mantenere la loro preferenza originale anche dopo aver visto qualcuno optare ripetutamente per l’opzione impulsiva.
Tempie grigie più impulsive
Non solo. Tra gli anziani, coloro che hanno segnalato livelli più elevati di empatia sono risultati più influenzabili. “Questi dati evidenziano che potrebbero esserci importanti differenze nel modo in cui gli anziani vengono influenzati in tema di decisioni finanziarie rispetto ai più giovani. Se confermati da ulteriori ricerche, questi risultati potrebbero essere utili a mettere a punto programmi di supporto per aiutare le persone a prendere decisioni finanziarie sensate per tutta la vita e capire se le proprie scelte potrebbero essere state influenzate negativamente dagli altri”, commenta Lockwood.
Un elemento prezioso, in un’epoca in cui la disinformazione – anche quella sul denaro – corre sui social, conclude l’autore principale dello studio, Zhilin Su.