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Presidenziali Usa, Microsoft: Kamala Harris attaccata dalla disinformazione russa

Secondo un nuovo rapporto di Microsoft, le squadre di disinformazione russe stanno concentrando la loro attenzione sulla campagna Harris-Walz.

Il Threat Analysis Center dell’azienda afferma che gli operatori di influenza cibernetica dell’ex Unione Sovietica hanno cambiato tattica, dedicando meno tempo a screditare i candidati repubblicani e concentrandosi sui democratici, con video profondamente falsificati progettati per alimentare paure e seminare discordia.

“Il passaggio all’attenzione sulla campagna Harris-Walz riflette una mossa strategica degli attori russi volta a sfruttare eventuali vulnerabilità percepite nei nuovi candidati”, si legge nel rapporto. “Inizialmente, le operazioni di influenza russa hanno faticato a evolvere i loro sforzi dopo l’uscita del presidente Biden dalla corsa presidenziale del 2024 negli Stati Uniti. Tuttavia, tra la fine di agosto e settembre, abbiamo osservato due attori che MTAC segue da vicino. Utilizzano video progettati per screditare Harris e suscitare polemiche sulla sua campagna”.

Un video mostra quello che viene descritto come un attacco da parte dei sostenitori di Harris contro i partecipanti a un comizio di Trump.

Un altro accusa Harris di essere stata coinvolta in un incidente di pirateria stradale nel 2011, che ha paralizzato una ragazza di 13 anni. Entrambi i resoconti sono falsi, ma il video dell’incidente stradale è comunque diventato virale.

Microsoft ha avvertito che è probabile che emergeranno altri di questi video troll prima del 5 novembre e che potrebbero includere attori e alterazioni basate sull’intelligenza artificiale.

Il rapporto arriva un giorno dopo che Meta ha annunciato il divieto per i media statali russi come RT di utilizzare le sue app per coinvolgimento in interferenze politiche. Gli Stati Uniti hanno accusato RT e i suoi dipendenti di aver canalizzato 10 milioni di dollari tramite entità di facciata per finanziare segretamente campagne di influenza sui canali social.

La Russia non è l’unica. Anche l’Iran e la Cina sono stati accusati di tentare di interferire nelle elezioni. Il mese scorso, OpenAI ha annunciato di aver scoperto un’“operazione di influenza iraniana” che utilizzava i suoi strumenti per generare contenuti e diffondere disinformazione sulla corsa presidenziale statunitense. L’azienda ha vietato diversi account come risultato.

Questa storia è stata originariamente pubblicata su Fortune.com.

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Paideia

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