GILEAD
Leadership Heade
Cerca
Close this search box.

Chicchi al profumo di Sicilia, la storia di Morettino (primo caffè italiano a km zero)

Quando si pensa alle coltivazioni di caffè la mente viaggia spedita fino alle fertili piantagioni del Brasile e della Colombia, oppure approda nel Corno d’Africa, in Etiopia, nella patria dell’Arabica. Nessuno si sognerebbe di pensare alla Sicilia. Eppure è proprio qui, a Palermo, che grazie alla visione e alla perseveranza di Arturo Morettino, nasce una delle piantagioni di caffè più a Nord del mondo, a latitudini di gran lunga superiori a quelle della coffee belt, la regione attorno all’Equatore dove la pianta trova l’habitat ideale per prosperare.

Il primo esperimento vide la luce trent’anni fa nei giardini della storica torrefazione Morettino. “Negli anni ’90 mio padre Arturo ebbe in dono dei semi dall’Orto botanico di Palermo – racconta Andrea Morettino, responsabile vendite e marketing dell’azienda – e li piantò a 350 metri sul livello del mare, nella borgata di San Lorenzo ai Colli. Da alcuni di quei semi sono cresciute piante del caffè all’aria aperta, che hanno saputo adattarsi al clima siciliano e hanno prodotto delle drupe che abbiamo riseminato, per dar vita a nuove piante nate e cresciute in Sicilia”.

Il progetto sperimentale è proseguito forte della collaborazione con l’Università di Palermo e l’Orto botanico, con cui “stiamo portando avanti sperimentazioni in altre aree della Sicilia, selezionate per loro le condizioni pedoclimatiche favorevoli”. Il risultato è un caffè nativo con sentori unici, intimamente siciliani: note di uva zibibbo e carruba e dolci profumi di pomelia bianca e di zagara, il fiore degli agrumi.

Il raccolto è però anche un sintomo evidente del cambiamento climatico, che se da un lato mette a repentaglio le coltivazioni tradizionali – si pensi al crollo nella produzione degli agrumi – dall’altro apre scenari un tempo impensabili. E così il clima sempre più tropicale della Sicilia fa sì che accanto a vigne, uliveti e agrumeti, sorgano piantagioni di mango, papaya, avocado, kiwi. E ora anche di caffè.

Negli ultimi anni la produzione è cresciuta fino a sfondare il tetto dei cento chili: “È un risultato incredibile, ma è ancora troppo poco per perseguire finalità commerciali”, ammette Morettino. “La nostra ambizione qui è un’altra: fare divulgazione su una bevanda che amiamo tutti ma di cui conosciamo troppo poco. Per questo abbiamo ideato un percorso museale nella torrefazione di famiglia: vogliamo aprire le porte ad appassionati e curiosi per contribuire a diffondere la cultura del caffè. Dalla piantagione alla tazzina”.

 

Leadership Forum
Paideia

Leggi anche

Ultima ora

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.