Il capo di Hewlett-Packard Enterprise (HPE) ha difeso la decisione della sua azienda di continuare a perseguire Mike Lynch per 4 miliardi di dollari attraverso la sua famiglia.
Il magnate della tecnologia è morto ad agosto insieme alla figlia diciottenne Hannah il mese scorso, quando il superyacht Bayesian su cui si trovava ha incontrato una tempesta ed è affondato in pochi minuti. Gli sopravvivono la moglie, Angela Bacares, e l’altra figlia.Oltre a milioni di dollari in beni, Lynch ha lasciato dietro di sé i resti di una causa civile multimiliardaria nel Regno Unito che doveva concludersi alla fine di quest’anno dopo che un giudice aveva stabilito che il magnate era probabilmente a conoscenza di frodi contabili legate all’acquisizione di Autonomy da parte di HP per 11,7 miliardi di dollari.
HPE ha chiesto un risarcimento danni che potrebbe raggiungere i 4 miliardi di dollari. Tuttavia, il giudice ha avvertito che la cifra sarà sostanzialmente inferiore. Si era ipotizzato che HPE avrebbe scelto di non continuare a perseguire Lynch postumo, a causa dei problemi con la stampa che ne sarebbero derivati.
Tuttavia, la scorsa settimana, l’azienda ha messo a tacere queste speculazioni, confermando a Fortune che avrebbe portato avanti il caso fino alla sua conclusione. Antonio Neri, amministratore delegato di HPE, ha ammesso che il caso ha messo in difficoltà il gruppo dopo la scomparsa di Lynch, ma poi si è optato per la linea della fermezza.“Ovviamente il mio compito come rappresentante degli azionisti che agisce nei loro interessi è quello di prendere decisioni difficili”, ha dichiarato Neri al Financial Times.
In quanto società quotata in borsa, HPE ha il dovere fiduciario di agire nell’interesse degli azionisti. Qualsiasi decisione di non perseguire la famiglia di Lynch a causa di un lutto potrebbe essere considerata contraria a tali interessi. HP, come era conosciuta prima della scissione dei suoi rami hardware e software nel 2015, ha affrontato una causa da parte degli investitori all’indomani dell’accordo con Autonomy.“Ovviamente quello che abbiamo visto tre settimane fa è una storia triste. La perdita di così tante vite, tra cui quella del dottor Lynch fa sì che i nostri pensieri siano con loro. La realtà di ciò che è accaduto però non cambia ciò che è successo negli ultimi dieci anni, in cui crediamo che siano stati commessi degli illeciti: dobbiamo vedere come si concluderà il procedimento”, ha detto Neri.
Una lunga battaglia legale
HP ha accusato Lynch di frode in seguito all’acquisto da 11,7 miliardi di dollari del suo gruppo tecnologico Autonomy nel 2011. Il gruppo è stato costretto a svalutare il valore dell’acquisizione di 8,8 miliardi di dollari un anno dopo l’accordo, citando “irregolarità contabili”.Un giudice britannico ha stabilito in sede civile che Lynch era probabilmente a conoscenza delle irregolarità, rendendolo responsabile dei danni. Nel 2018 Sushovan Hussain, ex direttore finanziario di Autonomy, è stato condannato a cinque anni di carcere per frode legata all’accordo. Lynch è stato assolto in un processo per frode penale negli Stati Uniti a giugno e stava festeggiando la sua vittoria sullo yacht Bayesian quando è affondato nel Mar Mediterraneo il mese scorso. Intendeva utilizzare l’assoluzione per contrastare l’esito della causa civile nel Regno Unito.
Fortune ha precedentemente riferito che il processo di trasferimento di una causa da una persona al suo patrimonio è semplice, e in questo caso è probabile che la vedova di Lynch, Bacares, venga coinvolta nella causa. Bacares è infatti destinata ad assumere il controllo di milioni di dollari in beni acquisiti da Lynch nel corso della sua vita. Il fondatore di Autonomy avrebbe ricevuto 500 milioni di sterline per l’acquisizione di HP, mentre al momento della sua morte possedeva circa il 3% dell’azienda britannica di cybersicurezza Darktrace. Si ritiene che il suo patrimonio sia molto inferiore ai 4 miliardi di dollari richiesti da HPE.
Il rilascio dei fondi dalla proprietà sarà ritardato fino alla conclusione del processo civile, creando un dilemma per la famiglia Lynch, che si trova a dover decidere se prolungare o meno una battaglia legale che si protrae da oltre un decennio.
Questa storia è stata originariamente pubblicata su Fortune.com
Foto di Simon Dawson/Bloomberg via Getty Images
