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Trump Media: azioni in picchiata dopo il dibattito con Harris

L’ex presidente Donald Trump si è vantato dicendo che il confronto di martedì con la vicepresidente Kamala Harris è stato il suo miglior dibattito. Gli azionisti del Trump Media & Technology Group sono stati però meno entusiasti.

La società madre del social network Truth Social di Trump ha visto le sue azioni crollare del 17% all’apertura, con il titolo arrivato al suo minimo storico mercoledì. A mezzogiorno le azioni della società erano ancora in ribasso del 13% circa, a 16,19 dollari. Nel marzo scorso, il titolo era quotato a 66 dollari e aveva raggiunto un massimo di 79,38 dollari l’anno precedente.

Il crollo delle azioni di Trump Media è probabilmente legato alla performance di Trump durante il dibattito di martedì con Harris, durante il quale la vicepresidente è riuscita a metterlo in difficoltà menzionando le dimensioni della folla ai suoi comizi, la sua reputazione tra i leader militari e stranieri degli Stati Uniti, i precedenti fallimenti e la sua condanna per reati penali. Su PredictIt, con sede in Nuova Zelanda, Kamala Harris si è staccata da Trump, con gli scommettitori più sicuri del fatto sarà lei a vincere le prossime elezioni presidenziali.

Il calo di mercoledì delle azioni di Trump Media è l’ultimo esempio di quanto il valore della società sia legato all’ex presidente. Le azioni sono salite del 30% dopo che Trump è sopravvissuto a un attentato e di nuovo, di poco, dopo il primo dibattito di Trump con il presidente Joe Biden.

Tuttavia, da quando Biden si è fatto da parte e Harris ha preso il suo posto nella corsa presidenziale, le azioni di Trump Media hanno perso più del 50% del loro valore. Il crollo del prezzo di Trump Media è una cattiva notizia per Trump, che possiede poco meno del 60% della società e ha già visto diminuire il valore delle sue azioni di 4 miliardi di dollari. Il crollo di mercoledì ha fatto perdere altri 260 milioni di dollari, portando il valore cartaceo delle sue holding a circa 1,9 miliardi di dollari.

Le azioni di Trump valgono improvvisamente molto meno proprio quando si avvicina la data in cui dovrebbe ottenere il via libera per iniziare a vendere, anche se non ha confermato che lo farà. A causa di un periodo di blocco di 180 giorni per gli insider della società, a Trump è vietato vendere azioni fino alla fine di settembre.
Scaricare alcuni dei suoi miliardi di azioni potrebbe essere utile a Trump, le cui spese legali si sono accumulate mentre affrontava altri casi penali. La settimana scorsa, un giudice ha rinviato la sentenza del cosiddetto “hush money trial” di Trump a dopo le elezioni presidenziali di novembre.

Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com

Foto Kevin Dietsch – Getty Images

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