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Per la senatrice Warren il presidente della Fed è “pericoloso”: vuole ridurre i controlli sulle banche

Oggi il vicepresidente del Consiglio di vigilanza della Federal Reserve, Michael Barr, ha presentato ampie modifiche a una proposta che cambierebbe il modo in cui le banche proteggono i loro clienti in caso di crollo, dimezzando l’aumento proposto del capitale che devono tenere a disposizione. I gruppi di pressione bancari hanno immediatamente risposto con cauto ottimismo, anche se hanno dichiarato che il settore preferirebbe non aumentare affatto i requisiti patrimoniali. Ma non tutti sono soddisfatti.

Martedì scorso, la senatrice progressista Elizabeth Warren ha ribadito la sua affermazione di tre anni fa: “Il presidente della Fed Powell è un uomo pericoloso le cui azioni rendono il nostro sistema bancario meno sicuro”.

I nuovi standard patrimoniali delle banche sono un regalo a Wall Street… aumentano il rischio di una futura crisi finanziaria e mantengono i contribuenti sul groppone per i salvataggi”, ha dichiarato Warren in un comunicato. “Dopo anni di inutili ritardi, invece di rafforzare la sicurezza del sistema finanziario, la Fed ha ceduto alle pressioni dei dirigenti delle grandi banche”.

La proposta iniziale presentata l’anno scorso avrebbe aumentato del 19% i requisiti patrimoniali delle banche di dimensioni superiori ai 250 mln di dollari, denaro che altrimenti sarebbe stato disponibile per essere investito in altri progetti o prestato a imprese e privati. La nuova proposta aumenterebbe i requisiti solo del 9%.

La Warren ha inizialmente definito Powell pericoloso nel 2021, in vista della sua eventuale conferma alla presidenza della Federal Reserve, mettendo in guardia da quello che considera un lassismo nella supervisione delle banche statunitensi. Ad agosto ha rilasciato una dichiarazione in cui esortava la Federal Reserve a finalizzare il cosiddetto Basilea III, che riflette le misure proposte dai regolatori per evitare il ripetersi della crisi finanziaria del 2008.

Le modifiche proposte oggi da Barr dovranno essere sottoposte a commenti e potrebbero subire un’altra serie di modifiche prima di essere attuate.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com

Foto: Al Drago/Bloomberg via Getty Images

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