Al momento non ci sono ‘trilionari’ sul pianeta Terra, ma tutto potrebbe cambiare nei prossimi due anni. A rivelarlo è il nuovo rapporto di Informa Connect, un servizio di monitoraggio della ricchezza.
La società stima che il patrimonio netto di Elon Musk supererà la soglia dei 1.000 miliardi di dollari nel 2027, se la sua ricchezza dovesse continuare a crescere al ritmo attuale del 110% all’anno.
Si tratta di una quantità di denaro che la maggior parte delle persone non riesce a comprendere e che è stata raggiunta finora solo da otto società.
Sebbene Musk, il cui patrimonio netto attuale ammonta a 237 miliardi di dollari secondo il Bloomberg Billionaire Index, sia sulla buona strada per diventare il primo trilionario, Informa Connect afferma che non sarà l’unico. Se i tassi di crescita attuali rimarranno invariati, il fondatore di Adani Group Gautam Adani raggiungerà questo traguardo nel 2028, secondo le previsioni del gruppo, così come il fondatore di Barito Pacific Prajogo Pangestu. Si stima che anche Jensen Huang raggiungerà la soglia dei mille miliardi entro il 2028, anche se i calcoli sono stati fatti prima del sostanziale calo del capitale di mercato di Nvidia nelle ultime settimane. Il patrimonio netto di Huang è sceso di 10 miliardi di dollari in un solo giorno la scorsa settimana, dopo che le azioni dell’azienda hanno subito una giornata particolarmente dura.Secondo le stime del gruppo, entro il 2030 il fondatore di Meta Mark Zuckerberg, il fondatore di LVMH Bernard Arnault (e la sua famiglia) e Phil Knight di Nike (e la sua famiglia) si uniranno al club dei mille miliardi di dollari.
Informa stima che entro il 2034 potrebbero esistere 10 trilionari. Naturalmente, tutte queste previsioni sono accompagnate da un asterisco. Le fluttuazioni delle azioni e le condizioni di mercato sono un ingrediente fondamentale e Huang non è l’unico nella lista ad aver vissuto momenti difficili negli ultimi tempi. Il patrimonio di Musk, per esempio, vale oggi molto meno di quanto valeva nel 2021, quando si stimava intorno ai 340 miliardi di dollari. Ciò è dovuto alla volatilità delle azioni Tesla (scese del 20% nell’ultimo anno) e alle difficoltà di Twitter/X, che secondo quanto riferito vale il 71% in meno rispetto a quando l’ha acquistato nel 2022.
Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com
