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Innovazione, sostenibilità e giovani talenti: intervista a Mauro Balata

In un periodo di grandi sfide economiche e sociali, la Serie BKT sta affrontando una trasformazione importante. Mauro Balata, presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B, ha guidato la Lega attraverso la turbolenta fase della pandemia, adottando misure strategiche per superare le difficoltà. In questa intervista, Balata ci racconta le iniziative per garantire la sostenibilità finanziaria dei club, le prospettive di riforma dei campionati, le innovazioni tecnologiche per coinvolgere i tifosi e l’impegno della Serie BKT nel promuovere i giovani talenti e la sostenibilità ambientale. Con un approccio diretto e visionario, Balata ha condiviso le strategie chiave della Lega per mantenere la competitività e l’attrattività in un panorama calcistico in continua evoluzione.

Con la Serie BKT che affronta le sfide economiche derivanti dalla pandemia, quali misure specifiche sta adottando la Lega per garantire la sostenibilità finanziaria dei club nel prossimo futuro?

Viviamo una stagione di grande difficoltà, con ingenti capitali che vengono dirottati verso campionati internazionali che si sono fortemente allargati andando a incidere sul valore patrimoniale dei tornei domestici, impoverendoli. Non siamo contro la maxi-Champions o l’ampliamento del campionato del mondo per club, ma ci lamentiamo che questo processo non sia stato governato a favore di tutto il sistema da parte di chi doveva tutelare il calcio. Fatta questa doverosa premessa, stiamo studiando insieme alla nostra commissione Finanza strategie per raggiungere obiettivi virtuosi che hanno già dato i loro frutti in ottica di contenimento costi, ad esempio con il monte stipendi calato globalmente in B del 7% nella scorsa stagione e con contributi validi e decisivi nelle delibere federali, come ad esempio il nuovo impianto di licenze nazionali per l’ammissione ai campionati professionistici 2023/24.

Alla luce delle recenti discussioni sulla riforma dei campionati italiani, qual è la posizione della Lega Serie B riguardo a un eventuale cambiamento nel format delle competizioni?

Lo abbiamo ripetuto più volte, la riforma dei campionati non era più rinviabile, ma si riteneva decisiva per l’ammodernamento del calcio italiano che sta perdendo competitività e di conseguenza risultati sul campo. Invece, non solo non è stata attuata, ma nemmeno affrontata. Tutto questo nonostante bozze e proclami rimasti purtroppo solo sulla carta. La nostra proposta è stata fatta ed è nota a tutti: una proposta che non ha solo un semplice indice numerico, comunque presente laddove chiede di risolvere un’anomalia della B italiana nell’asimmetria fra promozioni e retrocessioni con una rotazione di sette squadre ogni anno che rende impossibile ogni pianificazione politica, ma che riguarda anche incentivi fiscali a chi fa giocare giovani e lavora sulle infrastrutture, due ambiti che riteniamo decisivi per la crescita del sistema.

Con l’accelerazione della trasformazione digitale nel mondo del calcio, quali sono le principali innovazioni tecnologiche che la Serie BKT sta implementando per migliorare l’esperienza dei tifosi? Esistono nuovi progetti o partnership digitali che mirano a coinvolgere maggiormente i sostenitori, specialmente durante le partite a porte chiuse o con capacità limitata?

In Lega B stiamo adottando diverse innovazioni digitali per migliorare l’esperienza dei tifosi e coinvolgerli in modo più profondo. Attraverso i nostri canali social, abbiamo trasmesso BeSports, il campionato eSports della Serie BKT, offrendo agli appassionati un’esperienza di gioco coinvolgente. Le nostre licenze sono ampiamente presenti nei principali videogiochi, mentre la partnership con FantaKing ha portato alla creazione del Fantasy Game ufficiale della Serie BKT, ampliando le opportunità di interazione con i tifosi. Inoltre, stiamo aumentando la produzione di video che mostrano il dietro le quinte del mondo del calcio, con il coinvolgente racconto di ‘Admin’ sui social media della Lega B. La collaborazione con YouTube ci permette di sfruttare appieno le potenzialità di un nuovo canale per coinvolgere i tifosi in modo innovativo.

In un’epoca in cui il calcio giovanile è cruciale per il futuro del movimento calcistico italiano, quali strategie sta adottando la Serie BKT per favorire l’integrazione e lo sviluppo dei giovani talenti nei club?

Già due anni fa, quando eravamo ancora lontani dall’emotività attuale e non era all’ordine del giorno la necessità di dare una svolta ai nostri vivai come invece accade oggi dopo la brutta eliminazione dell’Italia a Euro 2024, prendemmo una decisione molto importante insieme a tutti i club: quella di destinare tutte le risorse per il minutaggio del gioco effettivo in campo ai giocatori under 21. Questo nuovo regolamento entra a regime dalla stagione 2024/2025, quella cioè che sta nascendo, ma ha avuto un anno di transizione in quella appena conclusa con ottimi risultati che ci hanno consentito di avere nelle squadre Primavera il 90% degli italiani, percentuale che arriva al 74% nelle prime squadre. Fra loro tantissimi giovani talenti che sono quelli che alimenteranno il grande calcio nazionale e che oggi animano il mercato diventando prospetti interessanti per le squadre di A. Un compito di valorizzazione che è il primo obiettivo che si è dato la governance della Lega B in favore della crescita del sistema calcio italiano.

In che modo la Serie BKT sta contribuendo a promuovere l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale?

Ci sono decine di collaborazioni strutturali e legate all’emergenza che ogni anno portiamo avanti con ‘Big for People’ insieme alle nostre società e rivolte al Terzo Settore, alla sostenibilità e all’inclusione. Una di queste riguarda il sostegno al Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad), agenzia specializzata dell’Onu con sede a Roma, che ha quale mandato ridurre la povertà, aumentare la sicurezza alimentare, migliorare la qualità dell’alimentazione e rafforzare la capacità di resilienza delle comunità delle aree rurali dei Paesi in via di sviluppo, promuovendo l’innovazione agricola e il dialogo tra i diversi attori coinvolti nello sviluppo rurale. Questo lavoro si rivela sempre più importante, considerata l’attuale crisi mondiale a livello alimentare, e il bisogno sempre più urgente di finanziare l’adattamento ai cambiamenti climatici dei piccoli agricoltori nei Paesi poveri, i più colpiti e meno in grado di far fronte alle conseguenze della crisi climatica.

 

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Paideia

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