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Perchè la disinformazione preoccupa Bill Gates

Bill Gates Ansafoto

Ci sono molti problemi che il magnate della tecnologia Bill Gates spera di contribuire a risolvere: dall’eradicazione della polio alla sanificazione dell’acqua, per citarne alcuni. Ma a preoccuparlo quando pensa alle giovani generazioni è, anche, la disinformazione.

La disinformazione è un problema, ha detto il co-fondatore di Microsoft, che stiamo “passando alle generazioni più giovani”. Parlando con CNBC Gates, che vale 158 miliardi di dollari secondo il Bloomberg Billionaires Index, ha detto di essere stato ingenuo nel supporre che “quando avessimo reso disponibili le informazioni, le persone avrebbero voluto avere informazioni corrette”.

Gates ha raccontato l’esperienza di sua figlia Phoebe, bersaglio di molestie online. “Ascoltare mia figlia raccontare come è stata molestata online, mi ha fatto riflettere a cose a cui non avevo pensato prima”, ha continuato Gates, che è padre di tre figli.

La figlia più piccola del miliardario ha raccontato di essere stata attaccata dagli hater sui social. Dal canto suo, Gates ha detto di non capire davvero perché un certo pubblico si riversi sulle piattaforme che riflettono le proprie opinioni e non la realtà. “Abbiamo un contesto in cui vogliamo informazioni corrette, come quando speriamo di ricevere un consiglio medico”, ha detto Gates. “Ma poi, nella nostra comunità abbiamo anche queste opinioni condivise che, in un certo senso, ci uniscono”.

Ha spiegato: “Diciamo che c’è un politico che non mi piace e c’è un articolo online che lo critica un po’. Io penso, ‘Oh, è una critica così bella [e] mi è piaciuto leggerla, anche se era esagerata’”.

“Dovremmo avere libertà di parola – ha detto ancora Gates – Ma se stai incitando alla violenza, se stai facendo in modo che le persone non prendano i vaccini, dove sono i confini? Anche gli Stati Uniti dovrebbero avere delle regole; ma nel caso quali sono? È un’intelligenza artificiale che codifica quelle regole?”.

Non è la prima volta che Gatesguarda alla tecnologia emergente come strumento contro la disinformazione e i deepfake

L’opinione di Musk

Dal canto suo Elon Musk, Ceo di Tesla e proprietario di X, è un assolutista della libertà di parola e potrebbe non prendere bene l’idea di mettere delle regole su ciò che può (o non può) dire.
Musk ritiene che la libertà di parola sia il “fondamento della democrazia” e ha giurato di combattere la censura della sua piattaforma.

Il fondatore di SpaceX è impegnato in una feroce battaglia con i legislatori in Brasile per la decisione di vietare la piattaforma nel Paese, perchè diffonderebbe incitamento all’odio e fake news.
Detto questo, in un dibattito su come contrastare la disinformazione, non sarebbe la prima volta che le idee di Musk e Gates sono in contrasto.

Gates ritiene che il suo stile manageriale sia migliore di quello di Musk, mentre quest’ultimo ha  affermato che Gates non capisce appieno l’intelligenza artificiale. La disinformazione, insomma, potrebbe essere solo l’ultimo di molti argomenti su cui i due miliardari dovranno accettare di non essere d’accordo.

L’articolo completo è su Fortune.com

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