Ci siamo quasi: per piccoli e grandi studenti italiani si avvicina il primo giorno di scuola. Ma se l’idea di rivedere i compagni potrà rendere qualcuno felice, la fine delle vacanze e il ritorno in classe può suscitare ansia, insonnia e nervosismo. Ecco allora che gli ultimi scampoli di ferie possono essere utili per preparare bambini, ragazzi e genitori al nuovo anno scolastico, adottando qualche accorgimento ad hoc.
A stilare il decalogo per un ritorno a scuola col sorriso – destinato a oltre 7 milioni di bambini e adolescenti italiani – sono gli specialisti della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps). Vediamolo:
– 1. Sincronizzare nuovamente il ritmo del sonno. “Durante le vacanze – come spiega all’agenzia Dire il presidente Sipps, Giuseppe Di Mauro – è facile lasciarsi andare a notti più lunghe e mattinate all’insegna della pigrizia. Qualche giorno prima dell’inizio della scuola, i bambini dovrebbero gradualmente tornare a una routine più regolare. La cosa migliore da fare è spegnere i dispositivi elettronici un’ora prima di dormire e creare un ambiente tranquillo, fatto di libri e favole che, lo ricordo a mamme e papà, funzionano meglio di tablet e Tv”.
– 2. La colazione è importante. Il cibo è il carburante del cervello e una colazione sana è il modo migliore per dare il via alla giornata. Ma cosa portare in tavola? Gli esperti Sipps suggeriscono cereali integrali, frutta fresca e una fonte di proteine, come yogurt o uova, sono alleati perfetti per affrontare le prime ore di lezione con energia e concentrazione.
– 3. Lo zaino è importante. I genitori devono assicurarsi che lo zaino sia ben organizzato ma, soprattutto, leggero. Il consiglio per mamme e papà è che siano gli stessi bambini e ragazzi a riempire e preparare il proprio zaino. “Questo – assicura Di Mauro – li aiuterà a sviluppare un pizzico di autonomia”.
– 4. Parlare dei sentimenti fa bene alle emozioni. Il ritorno a scuola può suscitare ansie o paure, acco allora che i genitori devono prendere tempo per ascoltare le emozioni dei propri figli senza minimizzarle. “È utile che i genitori parlino delle proprie esperienze scolastiche, magari aggiungendo un aneddoto divertente su una vecchia marachella”, suggeriscono i pediatri. Questo aiuterà bambini e ragazzi a sentirsi compresi e meno soli.
– 5. L’attività fisica è la chiave della concentrazione. Al rientro a scuola, dopo ore di concentrazione una corsa al parco, una partita a calcio, una nuotata aiutano a sfogare le energie in eccesso e a rilassare la mente. Inoltre questo è anche un ottimo modo per favorire il sonno la sera.
– 6. Prepararsi alla scuola da protagonisti. “Sono i bambini che devono scegliere il proprio astuccio o i quaderni, magari con colori o personaggi che amano. Sentirsi coinvolti li farà sentire importanti e renderà più piacevole l’idea di tornare sui banchi”, continua Di Mauro.
– 7. La routine è importante. Come ricordano i pediatri, infatti, fa sentire al sicuro e riduce lo stress. Stabilire orari fissi per i pasti, lo studio e il gioco aiuta a creare un ambiente prevedibile e rassicurante. I genitori, però, devono ricordare di lasciare sempre un po’ di spazio per l’improvvisazione e la creatività.
– 8. Coltivare le amicizie. L’aspetto sociale gioca un ruolo di primo piano nel rientro a scuola. Incoraggiare i bambini a mantenere e coltivare amicizie, magari organizzando un incontro con i compagni di classe prima dell’inizio delle lezioni, li aiuterà a sentirsi più a loro agio.
– 9. Dialogo con gli insegnanti. “Fin dal primo giorno di scuola – evidenzia il numero uno della Sipps – è fondamentale stabilire un buon rapporto con gli insegnanti. Una comunicazione aperta e costante permetterà ai genitori degli studenti di essere sempre aggiornato su come procede l’anno scolastico. Non solo: darà ai figli la sicurezza di avere alle spalle una squadra pronta a sostenerlo”.
– 10. Flessibilità. Adattarsi alle esigenze del momento manifestate dai bambini, essere flessibili e mantenere sempre un atteggiamento positivo “rappresentano le chiavi per un rientro a scuola sereno e felice”, conclude Di Mauro.
