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Azimut: il lusso che paga

Dal gruppo Azimut nasce il primo fondo d’investimento evergreen di auto storiche al mondo

Quando il collezionismo rende. L’Automobile Heritage Enhancement (AHE) del Gruppo Azimut è il primo fondo d’investimento evergreen di auto storiche al mondo. Nato nel maggio 2023, con l’advisory di Alberto Schon – Ceo di Rossocorsa, concessionaria ufficiale Ferrari e Maserati leader nel settore – è un prodotto altamente innovativo, che vanta proprio il Cavallino tra i suoi principali investitori. La strategia di investimento del fondo si concentra su auto d’epoca di lusso, “Supercar” e “Hypercar”. Giuseppe Pastorelli, Senior Portfolio Manager di Azimut e membro del comitato di investimento AHE, ha raccontato a Fortune Italia l’origine del fondo e le caratteristiche che lo rendono un unicum nel panorama mondiale. 

Come nasce in Azimut l’idea di creare un fondo d’investimento dedicato alle auto storiche?

Il progetto si innesta in una politica di innovazione che è in atto nel Gruppo già da qualche anno. In questo contesto, abbiamo puntato su un prodotto che investisse in asset reali. Abbiamo analizzato tutte le categorie del lusso da collezione, osservando che gli investimenti, quando si raggiunge un certo tipo di status patrimoniale, ricadono inizialmente su orologi e gioielli, poi arte e, in misura minore, sulle auto storiche. Dopo aver studiato tutte le asset class, ci siamo accorti che quella che offriva prospettive di rendimento maggiori, un profilo rendimento-rischio più elevato e, soprattutto, che ancora non aveva un alto livello di penetrazione, era proprio quella delle automobili da collezione. Si tratta infatti di un mondo verso cui i nuovi ricchi nutrono aspirazioni molto forti ma non ancora soddisfatte. Il motivo di tale insoddisfazione sono le barriere all’entrata di questo mercato: costruire una collezione di automobili, mantenerla e valorizzarla. La questione delle barriere però è un punto a nostro favore.

 

Ferrari 250 Europa Pininfarina del 1954


Che caratteristiche avete scelto di dare al fondo?

Innanzitutto si tratta di un fondo evergreen, cioè senza durata e con possibilità di rimborsi: questo ci permette di avere un orizzonte temporale indeterminato e di lungo termine. L’asset class in questione richiede infatti una certa pazienza di investimento perché alcune auto hanno bisogno di restauro e di essere valorizzate. In secondo luogo, è un fondo che raccoglie nel corso della sua vita. In questo modo abbiamo la possibilità di raggiungere un patrimonio complessivo importante e di superare le barriere all’entrata di cui dicevo, che si pongono invece ai singoli collezionisti. A chi sceglie di investire in AHE chiediamo di mantenere l’investimento per almeno due anni, al termine dei quali possono iniziare a riscuotere le quote del fondo. Così non blocchiamo il cliente per i soliti 5 o 7 anni e diamo loro la possibilità di uscire nel tempo. Infine, si tratta di un progetto che promuove caratteristiche ambientali e sociali, secondo l’articolo 8 della normativa europea ‘Sustainable Finance Disclosure Regulation’ attraverso la valorizzazione dei contenuti culturali e tecnologici delle auto acquistate ed in cura.

 

Che tipo di mercato è quello delle auto storiche?

Stando ai dati sul mercato generale delle auto storiche – quindi di auto con più di 30 anni d’età dalla prima immatricolazione – le stime si aggirano intorno ai 7/800 mld, con vetture che possono valere 10mila euro così come 10 mln. Quello che abbiamo osservato è che l’alto collezionismo in questo caso ha delle caratteristiche finanziarie virtuose. Se andiamo sulle auto più importanti al mondo, in termini di valore e di rilevanza storica, vediamo ritorni annualizzati a doppia cifra con un profilo di rischio assolutamente eccezionale. Questo mercato ha registrato il più basso drawdown di qualsiasi altra asset class, sia finanziaria che reale, per cui le oscillazioni sono più basse e il rendimento molto più consistente. Il valore medio della nostra collezione è compreso tra i 4 e i 5 mln di euro: stiamo andando sull’alto collezionismo, così come ci eravamo prefissati. Su questo tipo di auto l’incidenza dei costi fissi è infatti di molto inferiore, a beneficio degli investitori.

E a proposito di investitori, tra i vostri quello che spicca di più è sicuramente Ferrari… 

Sì, la partnership con Ferrari è sicuramente la ciliegina del progetto. Si tratta infatti del brand più iconico al mondo nel settore delle auto sportive di lusso. AHE è Hypercar Premium Partner di Ferrari, la quale ha investito parte dei proventi della partnership nel fondo e supporterà il nostro team con le proprie competenze nel settore automobilistico. Tra le auto acquisite da AHE, da citare è sicuramente l’unico prototipo esistente della 499P: per intenderci, l’auto che ha vinto per due volte consecutive la 24 Ore di Le Mans. Ci sono poi la Ferrari 488 GTE, massima espressione delle GT da competizione, e la 488 GT3 Evo 2020, sviluppata dalla 488 GT3, di cui ha raccolto il testimone arricchendone lo strabiliante palmares. All’interno del portafoglio, Ferrari rappresenterà una percentuale di almeno il 50%: si parla infatti di auto molto liquide, con una storia documentabile e ben documentata, grazie soprattutto al lavoro fatto da Enzo Ferrari, che ha scelto di mantenere un archivio storico delle auto prodotte”.  

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