GILEAD
Leadership Heade
Cerca
Close this search box.

Truffe: lo schema Ponzi della reginetta di bellezza

miss Maria "Dulce Pino" Dickerson

Soldi facili per una vita a cinque stelle. Le autorità statunitensi hanno accusato Maria “Dulce Pino” Dickerson di aver gestito uno schema Ponzi, con l’obiettivo di finanziare uno stile di vita lussuoso fatto di viaggi su jet privati ​​a Las Vegas, spese folli per shopping griffato e vacanze costose ostentate sui social media.

Secondo le accuse Dickerson, 47 anni, avrebbe registrato un’attività nel 2020 in California, lo stesso anno in cui ha vinto un concorso di Miss Woman Nevada (nella foto una miss). La reginetta avrebbe chiamato l’attività Creative Legal Fundings, un ‘tarocco’ derivato da un’attività legittima con un nome simile, con cui Dickerson avrebbe truffato i suoi investitori.

In pratica, la reginetta avrebbe spiegato alle potenziali vittime che la sua attività prestava denaro ad avvocati per finanziare cause legali per lesioni personali e prometteva tassi di rendimento fissi, come hanno affermato le autorità. Un progetto che, secondo l’ideatrice, avrebbe avuto il sostegno finanziario di due dirigenti di alto livello, tra cui l’amministratore delegato di una multinazionale di casinò.

Peccato che non ci fosse nulla di vero, secondo il Dipartimento di Giustizia e la Securities and Exchange Commission (SEC), che hanno accusato Dickerson di vari tipi di frode. La donna ha anche postato molto sui social media, mostrandosi su jet privati, con beni di lusso e partecipando a concorsi di bellezza.

Dickerson ha effettivamente vinto il concorso di ‘Ms. Elite Nevada’ nel periodo in cui lo schema Ponzi era presumibilmente in corso. Le autorità affermano che l’immagine da reginetta di bellezza del jet set aveva lo scopo di ingannare gli investitori. Dickerson ha poi speso per sè diversi milioni, secondo l’atto di accusa.

Solo nel 2021 ha pagato 93.000 dollari per una Mercedes-Benz GLE350 e altri 150.000 nel 2022 per una Mercedes-Benz EQS V4. Ha anche bruciato migliaia di dollari nei casinò e acquistato una villa a Sacramento da 1 milione di dollari in contanti, spendendone 30.000 per riempirla di nuovi mobili, come mostrano i documenti del tribunale.

Dickerson, una filippino-americana, ha preso di mira altri filippini utilizzando di volta in volta i nuovi fondi per pagare i precedenti investitori e mantenere in vita lo schema Ponzi. Secondo l’atto d’accusa, la donna avrebbe raccolto circa 10 milioni di dollari in totale da 140 investitori.

L’anno scorso decine di persone hanno fatto causa a Dickerson per cercare di recuperare i loro investimenti, che andavano da 5.000 a 145.000 dollari. Anche l’attrice filippina Rita Magdalena è rimasta intrappolata nello schema Ponzi: come ha scritto su Instagram, molti dei suoi amici a San Diego erano anche amici di Dickerson, il che l’ha portata a credere alle sue affermazioni.

Dickerson ora deve affrontare ben 24 capi d’accusa per frode telematica, sette per riciclaggio di denaro e una di frode sui titoli. Secondo il Dipartimento di Giustizia, potrebbe arrivare a dover scontare fino a 50 anni di prigione, con quasi 13 milioni di dollari di multa.

Le operazioni di Creative Legal Fundings, insomma, non erano né creative né legali. “Non si è trattato di altro che di una frode perpetrata contro piccoli investitori, molti dei quali erano membri della comunità filippino-americana”, ha affermato Monique Winkler, direttrice dell’ufficio regionale di San Francisco della SEC in una dichiarazione.
L’avvocato di Dickerson non ha risposto a una richiesta di commento.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com

FOTO: GETTY IMAGES

Leadership Forum
Paideia

Leggi anche

Ultima ora

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.