GILEAD
Leadership Heade
Cerca
Close this search box.

Gli americani gli spettacoli li sanno organizzare, su questo non ci piove. Sono creativi, forse perché si prendono meno sul serio di noi, da loro si respira meno giudizio. Il D23, l’ultimo evento della Disney dedicato ai fan di tutto il mondo, è stato sorprendente. Tre giorni di pura magia con un pizzico di follia americana hanno accompagnato ben 55 tra panel e presentazioni organizzati per immergersi nel dietro le quinte dell’universo immaginifico partorito dalla mente di Walt Disney nel 1923.

Un uomo che più di tutti incarna quel sogno americano di cui tanto si parla. Sognare si può, e così, da buon self-made man qual era, Walt fonda la Disney dal nulla. Da quel momento il mondo cambia e con lui anche le nostre vite.

Oggi l’azienda ha una capitalizzazione di mercato di ben 156 miliardi di dollari. Grazie alla guida ormai più che decennale del Ceo della Walt Disney Company, Bob Iger, in questi ultimi tempi il Gruppo ha acquisito Pixar (2006), Marvel (2009), Lucasfilm (2012) e 20th Century Fox (2019). Insomma, non ci sono rivali al mondo che possano vantare un patrimonio creativo così vasto.

“Abbiamo bisogno di intrattenimento. Le persone ne ricercano sempre più, soprattutto in questi tempi”, tuona dal palco dell’Honda Center di Anaheim (Los Angeles) Bob Iger, accolto come una vera rockstar. E come dargli torto.

Eppure, ciò che contraddistingue Disney, nonostante il suo essersi inglobata case di produzione così diverse tra loro, è quella di “preservare le diverse peculiarità e le identità che vi si trovano all’interno, evitando quella che i detrattori definiscono ‘disneyficazione’ della realtà” ci confida Asad Ayaz, Chief Brand Officer del Gruppo, in un incontro esclusivo con Fortune. Anzi, il segreto dell’azienda è lavorare sinergicamente, supportandosi e stimolandosi a vicenda per portare a casa risultati sempre più ambiziosi. “Quando si parla di Disney – aggiunge Ayaz – l’elemento principale che dobbiamo rinvenire è quel legame emozionale che si crea con la fanbase, un legame indissolubile che ha nutrito Disney negli anni”.

Una comunità di fan tra le più numerose al mondo che per tre giorni ha avuto modo di incontrare le pietre miliari dell’universo Disney. Ancor più stupefacente, però, è stata la presentazione del nuovo palinsesto, il tutto nell’arco di uno show spettacolare. Insieme a fuochi d’artificio, fumo e neve dal cielo, tra gli ospiti d’onore della serata, solo per citarne alcuni, James Cameron, Jude Law, il grande ritorno di Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan, oltre ai creatori come Pete Doctor (Pixar) che ha presentato i nuovi progetti tra cui, udite udite, il quinto capitolo di Toy Story e il terzo degli Incredibili. E così, in questi tempi funesti si prospetta un orizzonte luminoso per Disney, un’azienda che, insieme alle anime che la compongono, ci dà ancora la possibilità di sognare e ritornare bambini, nutrendo di giorno in giorno la nostra immaginazione. Il mondo (e il mercato) ne hanno un disperato bisogno.

Leadership Forum
Paideia

Leggi anche

Ultima ora

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.