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Hermès: l’effetto Re Mida contagia anche i lontani parenti

Guerrand Hermes

Le cose vanno così bene all’impero del lusso Hermès, che persino i lontani parenti del fondatore del gruppo stanno accumulando fortune a sette cifre. Prendiamo il caso di Wilfried Guerrand, che siede nel comitato esecutivo di Hermès in qualità di amministratore delegato Métiers, Information Systems and Data.

Il manager è anche un lontano discendente di un ramo della dinastia Hermès e quest’anno ha donato 450 azioni a ciascuno dei suoi quattro figli: Sixtine, 25 anni, Stanislas, 20 anni, Mathias, 19 anni e Albane, 18 anni, secondo i documenti normativi visionati da Bloomberg.

Negli ultimi cinque anni il prezzo delle azioni di Hermès International, che produce borse da sogno tra cui modelli celebri come la Birkin e la Kelly, è aumentato del 226%, superando i 2.000 euro ad azione (al momento della pubblicazione dell’articolo). Questo significa che il valore totale delle azioni donate da Guerrand alla prole è di poco inferiore a 3,9 milioni di euro (4,3 milioni di dollari). Insomma, il quartetto è diventato milionario nel giro di pochi mesi, grazie alla donazione del padre.

Guerrand era entrato in Hermès quasi 30 anni fa, dopo aver studiato alla Neoma Business School, alla London School of Economics e alla NYU Stern. Nel 2012 gli sono state affidate le redini di Hermès Femme, e ora dirige gli invidiati  settori del prêt-à-porter, seta, gioielli e accessori moda, oltre a supervisionare IT e dati.

Secondo i documenti depositati in borsa e visionati da Bloomberg, Guarrand possedeva 10.147 azioni Hermès alla fine dell’anno scorso, il che significa che detiene asset per un valore di oltre 21,6 milioni di euro (23,9 milioni di dollari).

Il marchio Hermès, lanciato dal produttore di finimenti Thierry Hermès alla fine degli anni ’30 dell’Ottocento, ora conta tre cognomi di peso e oltre 100 discendenti. Parliamo di Dumas, Guerrand e Puech, con Nicolas Puech tra i suoi membri: l’uomo ha suscitato scalpore dopo l’annuncio di voler donare la sua fortuna al giardiniere. Da allora, Puech ha avviato un’azione legale contro il suo ex gestore patrimoniale dopo aver affermato che il denaro era scomparso.

Infine il presidente esecutivo, Axel Dumas, appartiene alla sesta generazione della famiglia che ha fondato la casa di moda e ricopre la carica dal 2013.

C’è da dire che, a differenza di molti dei suoi concorrenti, Hermès ha continuato a correre nonostante una generale flessione della domanda di beni di lusso. Nel rapporto semestrale di giugno, il marchio ha annunciato un fatturato di 7,5 miliardi di euro, in aumento del 15% a tassi di cambio costanti. La domanda in tutte le regioni ha mostrato “uno slancio notevole” nonostante il “contesto difficile”, hanno aggiunto da Hermès,  con l’eccezione dell’Asia: la domanda in Cina è diminuita.
Le vendite in Giappone, Europa e Americhe hanno continuato a essere “robuste”.

“I solidi risultati del primo semestre, in un contesto economico e geopolitico più complesso, riflettono la forza del modello Hermès”, ha affermato Dumas. “Il gruppo è fiducioso nel futuro e continua a investire, a perseguire i suoi progetti di integrazione verticale e a creare nuovi posti di lavoro, rimanendo fedele ai suoi valori”.

L’articolo originale è su Fortune.com

FOTO: ARNOLD JEROCKI—GETTY IMAGES

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