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Gatti: ottenute le prime cellule simil-staminali feline

gatti cellule staminali

I meme di gatti e gattini spopolano sui social, ma spesso dimentichiamo che questi felini domestici possono incappare in diversi problemi di salute, in particolare le malattie renali. In barba alle proverbiali sette vite, insomma, le insidie per i mici non sono poche.

Ora un team guidato dalla Osaka Metropolitan University ha generato, per la prima volta al mondo, delle cellule staminali pluripotenti indotte feline (iPSC, le cosiddette simil-staminali) di alta qualità. Cellule ‘rigiovanite’, sviluppate per aiutare gli animali da compagnia ma anche la ricerca sulla salute umana.

Di che si tratta

Al centro di questo studio, c’è una tipologia di cellule staminali prodotta in laboratorio a partire da cellule mature di soggetti adulti. Queste cellule vengono riportate indietro nel tempo, grazie a un processo di riprogrammazione genetica che le fa tornare a uno stadio di staminalità: questo consente loro di trasformarsi nelle componenti di diversi organi e tessuti. La procedura è valsa il premio Nobel 2012 a John B. Gurdon e Shinya Yamanaka (che hanno scoperto come riportare le cellule mature alla condizione di staminali pluripotenti indotte).

Nel caso dei gatti, le iPSC feline sono state difficili da generare, come spiegano i ricercatori del team di  Shingo Hatoya della Graduate School of Veterinary Science. Il gruppo ha utilizzato anche cellule derivate dall’utero di alcune gatte, donate in seguito alla sterilizzazione.

Medicina rigenerativa

Questo tipo di cellule non serviranno per creare gatti clonati ma per la medicina rigenerativa. Come riferisce il team su Regenerative Therapy, le simil-staminali feline possono differenziarsi trasformandosi in varie cellule dell’organismo. La nota positiva è che le staminali indotte presentano un rischio di effetti collaterali inferiori dopo l’utilizzo.

Ma quali sono gli obiettivi dei ricercatori? “Soprattutto nei gatti, la malattia renale cronica e il diabete sono problemi seri”, ha dichiarato il professor Hatoya. “Stabilire un metodo per generare un nuovo rene o un pancreas a partire dalle iPSC feline sarà una sfida per la ricerca futura”.

Insomma, in prospettiva questo studio potrebbe tradursi in avanzamenti nella “medicina rigenerativa veterinaria, nella comprensione della fisiopatologia delle malattie genetiche e nello sviluppo di nuovi agenti terapeutici”, ha concluso Hatoya.

FOTO: Osaka Metropolitan University

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