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D23: l’ultimo “Fan Event” della Disney è stato sensazionale

Los Angeles si tinge di blu per tre giorni di magia intensa. È stato l’evento dell’anno, forse il più atteso dalle migliaia di fan scatenati che ogni giorno la Walt Disney Company fa sognare nel mondo. È il D23, una fiera per i più appassionati dell’universo Disney che per tre giorni hanno avuto il privilegio di partecipare a più di 50 tra panel e presentazioni, immergendosi nel dietro le quinte dei progetti Disney e confrontandosi con chi questi progetti li ha ideati, realizzati, prodotti o interpretati.

Una prima considerazione da fare: è un giro d’affari, quello che ruota intorno alla Disney (dai progetti cinematografici, alle piatteforme, dai parchi alle crociere, dal digitale al merchandise fino al Food &Beverage), insomma dicevamo, un giro d’affari che non entrerà mai in crisi. Ha a che fare con i sogni delle persone, con l’immaginazione, la fantasia. La Walt Disney Company si compone di varie anime, ha diversificato il suo portafoglio oltremodo: dall’intrattenimento alle esperienze nate con i primi parchi a tema, oggi esteso al fiorente business delle crociere. E poi c’è il gaming e tutto ciò che ha che vedere con il digitale. Ed è proprio dalla sinergia tra questi comparti che oggi il gruppo Disney vanta una capitalizzazione di mercato di ben 156 miliardi di dollari.

Ma partiamo dalle origini. Il signor Walt Disney fonda l’azienda nel 1923 insieme al fratello Roy. La sua creatività è irrefrenabile, cambia il modo di fare animazione fino ad introdurre nuove tecnologie che gli permettono di realizzare Biancaneve nel 1937. Grande successo di pubblico al botteghino, Walt ha un’intuizione. Con il denaro ottenuto decide di realizzare il primo parco divertimento a tema. La logica è chiara: non bastano i film, quel mondo incantato bisogna ora riprodurlo, garantendo allo spettatore un’esperienza immersiva, totalizzante. Finalmente, il sogno si fa realtà. Il primo Disneyland, terra di immaginazione, viene aperto ad Anaheim, cittadina alla periferia di Los Angeles, nel 1955. Oggi, oltre all’originale, sono cinque i parchi divertimento targati Disney in giro per il mondo (Orlando, Parigi, Shanghai, Hong Kong e Tokyo), ognuno con le proprie caratteristiche che attingono alle peculiarità del luogo. Il segreto? Ricercare un contatto sempre più stretto con le comunità locali anche istituendo team nazionali che possano supportare l’azione centrale di base negli Stati Uniti per diversificare il business e renderlo più aderente all’esperienza locale.

Sotto la guida di Bob Iger (nell’immagine in evidenza), uno dei Ceo più stimati della comunità manageriale, la Walt Disney Company ha acquistato negli anni alcune tra le realtà del settore audiovisivo più importanti al mondo: Pixar nel 2006, Marvel nel 2009, Lucasfilm nel 2012 e, infine, National Geographic e la 21st Century Fox, coprendo un intrattenimento che va dai cartoni animati, agli amati film sui supereroi, per approdare ai documentari e ai kolossal targati James Cameron come Avatar.

D23: la Convention e lo show

“Il mondo ha bisogno di intrattenimento. In questi tempi cupi più che mai”, tuona Bob Iger dal palco dell’Honda Centre di Anaheim, dando il via ad uno spettacolo senza precedenti come solo gli americani sanno organizzare, durante il quale Disney ha svelato i suoi progetti futuri insieme alle star e alle maestranze del settore. I fan dell’universo Disney hanno scoperto in diretta quali nuove sorprese il gruppo ha in serbo per loro, davanti ad una stampa internazionale attenta a captare qualsiasi anticipazione. Tra i film d’animazione più attesi, il secondo capitolo dell’avventura targata Disney Animation che si svolge sulle assolate spiagge della Polinesia, Oceania, presentata dal palco dall’attore Dwayne Johnson e Jennifer Lee, Direttrice creativa dei Walt Disney Animation Studios che ha anche mostrato una prima foto inedita dell’attesissimo terzo capitolo di Frozen.

Svelato anche l’attesissimo capitolo degli Incredibile 3 targato Disney-Pixar.

A far le veci della Pixar è salito sul palco il suo co-fondatore, nonché direttore artistico, Pete Doctor. Sue sono alcune pietre miliari della storia del cinema “per bambini” come Up, Monster & Co e Inside Out che, ad oggi, è diventato il film d’animazione più visto di sempre. Pete Docter annuncia una nuova serie, la prima targata Pixar, ispirata proprio all’ultimo film d’animazione uscito nelle sale. La serie si intitolerà Dream Production e cercherà di raccontare a partire da cosa vengono prodotti i nostri sogni, illustrando come funzione il nostro inconscio. Ma soprattutto, dando adito ai rumours che si rincorrevano ormai da tempo, ha confermato la realizzazione del nuovo atto della saga leggendaria Toy Story che è ormai giunta al suo quinto capitolo. Questa volta, però, i giocattoli animati sono in crisi: i bambini, ormai assorbiti dal digitale, non li ricercano più, dura presa di coscienza di quello che sta accadendo ai nostri ragazzi. Ma non finisce qua, perché Pixar ha già in cantiere un altro film per il 2026, Hopers, mentre la prossima uscita nelle sale avverrà nel 2025 con Elio, un’avventura spaziale che seguirà le vicissitudini di un ragazzo alle prese con la scoperta di sé stesso.

Pete Docter, Co-fondatore e direttore creativo della Pixar sul palco dell’Honda Centre di Anaheim.

Dell’universo Lucasfilm, assente la direttrice generale Kathleen Kennedy, è salito sul palco l’attore Jude Law per svelare il nuovo trailer della saga senza tempo Star Wars: Skeleton Crew. Mentre per la Marvel ha preso la scena il direttore creativo Kevin Feige che, tra nuovi progetti cinematografici (Captain America e I Fantastici 4) e nuove serie televisive (Iron Heart, Daradevil e Agatha All Along), arricchisce ogni giorno di più il media franchise statunitense incentrato sui film di supereroi e ambientati in un universo condiviso, l’Universo Cinematografico Marvel (UCM).

Il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige sul palco dell’Honda Centre di Anaheim.

Per la 21st Century Fox è il turno, tra lo stupore dei presenti, del regista premio Oscar James Cameron. Dopo i successi da record come Titanic, Cameron ha rivelato in diretta il titolo del terzo e ultimo capitolo di Avatar: Fire and Hash. “Non è come vi aspettate, ma è decisamente quello che volete”, scherza il regista.

A sorpresa sale sul palco Lindsay Lohan seguita dall’attrice premio Oscar Jamie Lee Curtis. Insieme presentano il nuovo capitolo di Quel pazzo venerdì, un film che ha segnato un’intera generazione e che finalmente vedrà il suo seguito tanto atteso. A chiudere lo show, un altro grande attore premio Oscar, Jared Leto, protagonista insieme a Jeff Bridges di Tron Ares.

L’attrice premio Oscar Jamie Lee Curtis insieme a Lindsay Lohan. Presentano insieme il seguito di Quel pazzo venerdì.

Giunti al termine del terzo giorno, è tempo di celebrare le Disney Legends di quest’anno. Nomi che hanno fatto la storia dell’azienda. Non solo attori ma anche operatori, funzionari, registi, sceneggiatori e compositori. Tutti coloro che con dedizione, impegno e un pizzico di follia hanno arricchito negli anni l’universo Disney, contribuendo a creare quella magia tanto amata dagli spettatori e, forse è il caso di dirlo, a rendere i sogni realtà. Harrison Ford, Jamie Lee Curtis e Miley Cyrus, tre le leggende di quest’anno, hanno in particolare dato merito alla Disney per averli fatti crescere non solo professionalmente ma anche e soprattutto umanamente.

La presentazione della serie targata Marvel Studios, Daradevil

Incontro con Josh Amaro (Chairman of Disney Experiences) e Asad Ayaz (Disney Chief Brand Officer)

Fortune ha avuto la possibilità di presenziare a due incontri ristretti. Il primo con Josh Amaro, Chairman of Disney Experiences, che ha annunciato il varo di altre 5 navi da crociera targate Disney.  Saranno 13 in tutto, una flotta che non ha nulla da invidiare alle più importanti compagnie croceristiche al mondo. Amaro ha inoltre sottolineato l’importanza del fattore generazionale. È grazie all’amore tramandato dai genitori ai figli che Disney continua a crescere. Questa è la magia che permette al gruppo di essere un’azienda solida da ormai cent’anni.

Mentre Asad Ayaz, Disney Chief Brand Officer, alla domanda sul come, all’interno dell’azienda, diversificassero prodotti, esperienze e campagne marketing nei diversi punti globali Disney, ha illustrato come il gruppo impieghi in ogni Paese dei team nazionali per strutturare e nutrire un contatto diretto con la comunità locale, oltre all’elaborazione di sondaggi e analisi di mercato per plasmare ogni esperienza al suo contesto. Va detto, però, che alcuni elementi sono universalmente riconosciuti come vincenti. Esistono dei prodotti, delle esperienze sempreverdi in ogni luogo e tempo, ed è questo il cavallo vincente di Disney. Alla fine, a chi non piace sognare ad occhi aperti?

Incontro a tu per tu con Pixar, Disney Animation, Marvel, LucasFilm

Un incontro surreale. Avere davanti i padroni del settore dell’intrattenimento mondiale fa un certo effetto. Stiamo parlando di Pete Docter, direttore creativo Pixar, che con Inside Out 2 ha battuto ogni record; di Jennifer Lee, presidente Disney Animation e creatrice di Frozen, il film storico che ha cambiato le sorti del gruppo; di Kevin Feige, presidente Marvel Studios che con the Avengers ha incassato al botteghino più di due miliardi di dollari, tra i film più visti di tutti i tempi; e, infine, di Kathleen Kennedy, direttrice Lucasfilm, altro colosso dell’industria con più di due miliardi incassati con Star Wars. Una squadra di fuori classe coordinata da Alan Bergman, Co-Chairmen Disney Entertainment, che ha il difficile compito di indicare una direzione verso la quale il gruppo intende procedere.

Da destra a sinistra: Kathleen Kennedy (Direttrice Lucasfilm), Kevin Feige (Presidente Marvel Studios), Jennifer Lee (Presidente Disney Animation Studios), Pete Docter (Direttore creativo Pixar) e Alan Bergman (Co-Chairman Disney Entertainment).

Stupiscono le dichiarazioni dei presenti che confermano l’armonia, l’affetto e la stima reciproca che si respira nella squadra. Ogni lunedì mattina organizzano una riunione per aggiornarsi sui continui progetti in ballo, le complicazioni, i successi. Dicono che è un piacere condividere le esperienze, insieme si è la forza e gli ostacoli sono più facili da superare.

Durante l’incontro, riflettendo sul successo planetario di Inside Out 2, Pete Docter ha suggerito che, forse, proprio il fatto di aver cercato di spiegare e comprendere un sentimento così diffuso nella nostra società contemporanea come l’ansia abbia spinto milioni di ragazzi nel mondo a vedere il film. “Bisogna cercare il più possibile di trovare un elemento che ci unisca con il nostro audience”, forse è questa la chiave di volta per raggiungere più persone possibili.

Sulle nuove sfide legate all’AI, “è la tecnologia che deve essere in funzione dell’idea, non viceversa” suggerisce Kathleen Kennedy che della tecnologia ne fa un ampio utilizzo in tutti i film che la Lucasfilm produce. Interessante è stata, poi, l’osservazione di Jennifer Lee sul successo. “Non è premeditato, nulla lo è. Per ogni progetto, si cerca sempre di fare il meglio, poi, per una serie di circostanze e un allineamento fortuito degli astri, il successo arriva, ed è così soddisfacente”.

Insomma, è incredibile pensare come le diverse anime che compongono il The Walt Disney Group lavorino in sinergia tra loro portando avanti, da ormai cent’anni, quel sogno concepito dalla mente di un autentico visionario, il signor Walt Disney e, anzi, espandendo e diversificando il business verso nuovi orizzonti ancora inesplorati.

 

 

 

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