Secondo gli esperti, i giovani britannici sono sprofondati in una “recessione della felicità”.
Da qualche tempo la salute mentale è diventata una preoccupazione crescente tra gli adolescenti del Regno Unito, con ripercussioni sulla loro partecipazione scolastica e sul loro benessere generale.
Il problema è diventato particolarmente grave tra gli adolescenti. I quindicenni britannici hanno riportato la più bassa soddisfazione di vita rispetto ai loro coetanei di altre parti d’Europa, secondo il 13° rapporto annuale sul benessere dei bambini della Children’s Society.
Ma perchè? Lo studio, pubblicato giovedì, ha chiesto a oltre 2.000 ragazzi tra i 10 e i 15 anni come si sentono rispetto alla famiglia, agli amici, alla scuola e altro ancora per valutare la loro felicità complessiva. Il Report utilizza anche i dati dell’ultimo Longitudinal Household Study del Regno Unito e del programma dell’OCSE per la valutazione dei sistemi educativi (chiamato PISA) per fare dei confronti.
L’associazione ha scoperto che in Gran Bretagna un numero impressionante di giovani è in difficoltà: il 25% dei quindicenni intervistati ha dichiarato di essere poco soddisfatto della propria vita. Questo dato è significativamente più alto rispetto alla media europea del 16,6% e alla soddisfazione riscontrata tra gli adolescenti dei Paesi nordici.
Per esempio, solo il 6,7% dei quindicenni olandesi ha dichiarato di non essere soddisfatto della propria vita, mentre l’11,6% ha condiviso questo sentimento in Portogallo.
“I campanelli d’allarme stanno suonando”, ha dichiarato il responsabile della Children’s Society Mark Russell. “Gli adolescenti britannici stanno affrontando una recessione della felicità, con i quindicenni che registrano la più bassa soddisfazione di vita in media tra i 27 Paesi europei”.
Tra le preoccupazioni dei giovani ci sono l’alto costo della vita e i compiti scolastici. Il rapporto rileva che i livelli di soddisfazione sono calati drasticamente rispetto al primo rapporto del 2009/10 su tutti i fronti, che si tratti di amicizie o di aspetto personale.
Il numero crescente di bambini insoddisfatti potrebbe avere un impatto sul loro benessere quando entreranno nell’età adulta, limitando la loro capacità di vivere una vita soddisfacente. Questo può manifestarsi in vari modi: le assenze scolastiche sono in aumento.
Nel frattempo, i giovani lavoratori si sono assentati per malattia più degli anziani per motivi di salute mentale. Questo non solo ha un impatto sulla produttività, ma costa anche centinaia di miliardi all’economia in termini di mancata produzione. Nel Regno Unito i giovani lavoratori sono anche economicamente inattivi, a causa di disturbi mentali e della mancanza di servizi di supporto adeguati.
All’inizio di quest’anno, un rapporto dell’assicurazione sanitaria Vitality ha avvertito che il Regno Unito rischia di diventare una “nazione bruciata” a causa dell’aggravarsi della crisi della salute mentale.
Queste preoccupazioni sono state osservate a livello globale e sono state esacerbate dalla pandemia di Covid-19. Anche i giovani statunitensi, ad esempio, sono vittime di un’epidemia di solitudine che attanaglia il Paese.
La crisi della salute mentale giovanile nel Regno Unito riflette le carenze del sistema sanitario del Paese e la sua accessibilità per chi ne ha bisogno. I lunghi tempi di attesa del servizio sanitario nazionale e la difficoltà di ottenere assistenza per le crisi di salute mentale dei bambini sono diventati allarmanti, come ha riconosciuto il Primo Ministro Keir Starmer.
Il lato positivo? I bambini hanno riferito di essere più soddisfatti della loro famiglia, anche se i genitori stanno lottando per trovare il loro equilibrio finanziario. Storicamente, questo dato è rimasto costante e potrebbe rappresentare un potenziale vantaggio per i sistemi sanitari e le politiche di sostegno alle famiglie.
I bambini di oggi diventeranno la forza lavoro e i decisori di domani. Rispondere alle loro esigenze e curare il loro benessere potrebbe determinare il futuro.
Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com
(L’immagine in evidenza è di IZUSEK-GETTY IMAGES).
