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Virus di fine estate tra mal di gola e placche

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Mal di gola, infiammazione, febbre, tosse, placche. Stiamo vivendo “un’interminabile coda di quella che possiamo chiamare la stagione tipica invernale delle infezioni respiratorie”.

Parola del virologo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva all’Università degli Studi di Milano, che parlando con Fortune Italia dei “virus di fine estate”, ricorda come “di sicuro ha contribuito anche la presenza dell’onda, ora in calo, di Covid-19, mescolatasi ai classici virus di stagione”. Adenovirus, coronavirus, rinovirus ed enterovirus fra tutti. Risultato? A farne le spese è stata spesso la nostra gola.

Sbalzi termici

Ma il mal di gola è un malanno che siamo abituati a collegare al freddo. Il punto è che “anche in estate facciamo i conti con un’insidia: gli sbalzi termici. E questo non solo per via del meteo, ma anche per l’aria condizionata e i passaggi dagli ambienti refrigerati a quelli torridi esterni. La meteorologia, particolarmente ballerina, quest’anno ci ha poi regalato importanti variazioni di temperatura nel corso della giornata, e la riduzione della clearance mucociliare legata al sudore ha reso le vie respiratorie più vulnerabili”, dice Pregliasco.

Ma che cos’è la clearance mucociliare? Si tratta, spiega ancora Pregliasco, del meccanismo naturale di autopulizia che protegge l’organismo umano dalle infezioni. “Il muco, infatti, intrappola le particelle e viene spinto dal movimento delle ciglia cellulari verso l’alto, per essere espulso. È un po’ disgustoso, ma molto utile. Ebbene, caldo e umidità ci portano a tenere dei comportamenti che aprono la strada ai virus”.

Nemici invisibili

Così, ecco arrivare arrossamenti, dolori, febbre e gonfiore. In molti questa estate – fra loro anche il campione di tennis  Jannik Sinner (costretto a rinunciare alle Olimpiadi di Parigi) –  hanno fatto i conti con la  tonsillite, un’infiammazione delle piccole ghiandole linfatiche presenti su entrambi i lati della gola. Le tonsille, come hanno ricordato più volte gli esperti, aiutano a combattere i microrganismi e agiscono come una barriera contro le infezioni.

Se in passato nei bambini colpiti da tonsilliti ricorrenti si rimuovevano le tonsille, pensando di eliminare la causa del problema, oggi questa procedura si esegue molto raramente: ormai sappiamo infatti che facendolo, in realtà si elimina una protezione dell’organismo.

La tonsillite è comunemente causata da una infezione virale, meno frequentemente da una  batterica. In quest’ultimo caso la causa più frequente è una infezione da streptococco beta emolitico di gruppo A (Streptococcus pyogenes) e, in questo caso, è associata spesso alla faringite (faringo-tonsillite).

Come difendersi

Ma come proteggere la gola in estate? “Idratazione, tutela dagli sbalzi termici, farmaci da automedicazione e magari anche spray e collutori antisettici possono essere utili”, conclude il virologo.

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