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Ulcere difficili: il nuovo protocollo per curarle

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È stato ideato in una struttura italiana specializzata in dermatologia l‘innovativo protocollo di cura per le ulcere croniche degli arti inferiori, un problema diffuso, doloroso e molto sfidante per medici e pazienti. Infatti, come ricordano gli specialisti dell’Idi Irccs di Roma, le ulcere croniche delle gambe colpiscono l’1-2% della popolazione, durano più di 6 settimane e non mostrando segni di guarigione dopo 3 mesi, nonostante la terapia. Tanto che spesso il paziente è costretto a letto.

Ma perchè – per definizione – queste ulcere faticano a guarire? Tutta colpa dei batteri: nel mirino dei medici questa voltà c’è la Pseudomonas aeruginosa, un superbug resistente agli antibiotici. All’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma hanno sviluppato e testato un innovativo protocollo terapeutico per le ulcere croniche degli arti inferiori. Il tutto sfruttando un unguento utilizzato a uso oftalmico.

Di che si tratta

Corrado Cirielli, titolare dell’incarico di Alta Specializzazione per la cura del Linfedema e Flebolinfedema, e i suoi collaboratori descrivono la nuova strategia terapeutica su “Experimental Dermatology”.

Il team ha condotto uno studio ad hoc, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università degli Studi di Salerno e Kelyon di Napoli. Tra il 2018 e il 2022 sono stati raccolti ben 3.798 campioni da ulcere alle gambe di 2.239 pazienti. L’80% dei campioni ha mostrato colonizzazione batterica e circa un terzo delle lesioni era infetta proprio da Pseudomonas aeruginosa resistente ai farmaci, ma sensibile alla Tobramicina (nella maggior parte dei casi).

“Cinque pazienti con ulcere croniche molto gravi e avanzate persistenti da più di 3 anni infette da P. aeruginosa sono stati trattati, seguendo un protocollo off-label, con unguento contenente Tobramicina (0,3%) applicato giornalmente, mostrando un immediato miglioramento e guarigione entro 3 mesi – racconta Cirielli – Già dall’inizio del trattamento la riduzione dell’infiammazione e del dolore, segni evidenti del processo di guarigione, ha fatto ben sperare i pazienti dopo anni di cure non risolutive”. Ebbene, “in tutti i casi esaminati il nuovo protocollo di cura ha portato all’eradicazione di P. aeruginosa dalle ulcere”.

Una terapia domiciliare

La facilità di utilizzo “può rappresentare un passo importante verso una terapia domiciliare efficace delle ulcere infette da P. aeruginosa , migliorando in maniera significativa la gestione dei pazienti, la loro qualità di vita e riducendo i costi sociali di questa patologia”, aggiunge lo specialista. I risultati “sono molto incoraggianti e potrebbero cambiare la pratica clinica per questi pazienti. Questi risultati suggeriscono una nuova applicazione terapeutica finora inesplorata per un antibiotico topico utilizzato in questa formulazione solo per applicazioni oftalmiche”, rileva Cirielli.

I prossimi passi

Il lavoro non si ferma qui: all’Idi di Roma sta iniziando un nuovo studio sull’efficacia di questo trattamento su un numero più grande di pazienti affetti da ulcere delle gambe, sotto la guida di Corrado Cirielli. Obiettivo, portare il protocollo al letto del paziente. “Presso il nostro Istituto si effettuano tutte le fasi dalla ricerca all’applicazione clinica, garantendo un approccio integrato e completo”, conclude Annarita Panebianco, direttrice sanitaria Idi Irccs.

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