A volte la domanda e l’offerta si sbilanciano a tal punto che un produttore deve pagare un consumatore invece che il contrario. È quello che sta accadendo sempre più spesso nel Texas occidentale, dove quest’anno il prezzo di del gas naturale è stato negativo per 57 giorni di negoziazione, fino alla fine di luglio, come ha sottolineato questa settimana il New York Times.
Si tratta del 37% dei giorni di contrattazione nell’arco di tempo considerato e di più di sei volte il numero di giorni negativi visti in tutto il 2023, secondo un set di dati di S&P Global Commodity Insights per il prezzo giornaliero al Waha Hub, vicino al bacino di Permiano.
In effetti, i prezzi di Waha sono stati negativi per un numero record di volte, secondo Reuters. Alla fine di luglio, il gas ha chiuso a -0,845 dollari per milione di unità termiche britanniche ed è sceso fino a -4,595 dollari a maggio. L’anno scorso, i prezzi del gas naturale Waha sono stati negativi per nove giorni di negoziazione. Nel 2022, quando i prezzi globali hanno subito un’impennata dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, i giorni negativi sono stati tre, mentre nel 2021 non ce ne sono stati. Anche nel 2020, quando la pandemia COVID-19 ha messo a soqquadro i mercati globali e il prezzo del greggio statunitense è stato negativo per la prima volta in assoluto, ci sono stati solo nove giorni in cui i prezzi Waha sono stati negativi, secondo i dati di S&P Global Commodity Insights.
Il prezzo di riferimento del gas naturale statunitense, fissato all’Henry Hub in Louisiana, non è mai stato negativo. In Europa, i prezzi sono balzati ai massimi del 2024 la scorsa settimana, dopo che le truppe ucraine hanno sconfinato in Russia e rivendicato la conquista di un hub chiave per il transito del gas. I clienti al dettaglio degli Stati Uniti di certo non vengono pagati per bruciare gas nelle loro case, ma gli operatori delle centrali elettriche a gas naturale del Texas occidentale, come Xcel Energy, invece sì, per prendere alcune forniture.
Ciò è dovuto a specifici fattori regionali, in particolare alla vicinanza di Waha al Bacino Permiano, che è l’epicentro del boom dello stoccaggio statunitense. Quest’anno la produzione di petrolio degli Stati Uniti è salita a livelli record e, mentre i produttori sbloccano grandi quantità di greggio, anche il gas naturale esce dal terreno, più di quanto possa essere consegnato ad altre aree con una maggiore domanda.
I precedenti periodi di prezzi negativi in Texas quest’anno si sono verificati quando le interruzioni nei terminali hanno creato un eccesso di offerta: ad aprile, un segmento del sistema di oleodotti è stato chiuso a causa di un incendio. A causa della debolezza dei prezzi, le compagnie energetiche hanno recentemente segnalato che stanno riducendo la produzione di gas. Inoltre, i piani per la costruzione di ulteriori gasdotti dovrebbero contribuire ad alleviare lo squilibrio tra domanda e offerta nel Texas occidentale, facilitando l’invio di gas naturale agli hub di esportazione lungo la costa del Golfo.
L’eccessivo caldo di quest’estate ha anche aumentato la domanda di elettricità, che a sua volta ha incrementato la richiesta di gas naturale. Ma, di nuovo, un eccesso di offerta ha impedito un aumento dei prezzi. “Il caldo torrido negli Stati Uniti occidentali sta spingendo la combustione di energia elettrica regionale a gas verso livelli record, ma gli elevati livelli di stoccaggio stanno tenendo sotto controllo i prezzi, anche nel mercato del gas della California del sud, notoriamente volatile”, ha dichiarato lunedì S&P Global.
Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com
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