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L’inversione di marcia di Trump sui veicoli elettrici per non danneggiare Tesla

Il candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump ha ammesso di aver mitigato la sua stridente opposizione ai veicoli elettrici per ottenere l’appoggio del miliardario Elon Musk, amministratore delegato di Tesla.

L’ex presidente, ben noto per la natura transazionale della sua politica, ha sostenuto un’agenda economica che si basa fortemente sull’energia abbondante e a basso costo attraverso il fracking e l’estrazione di giacimenti di combustibili fossili statunitensi che favoriscono il cambiamento climatico. La missione dichiarata di Tesla è invece quella di accelerare la transizione del mondo verso l’energia sostenibile.

Parlando ai sostenitori ad Atlanta, Trump ha detto che le auto elettriche non sono poi così male, aggiungendo che potrebbero continuare a rappresentare una piccola fetta del mercato automobilistico statunitense se dovesse riconquistare la Casa Bianca. 

“Sono a favore delle auto elettriche. Devo esserlo, perché Elon Musk mi ha appoggiato con forza – ha detto nei commenti condivisi da tutta la fanbase di Musk – quindi non ho scelta”.

Il mese scorso il magnate immobiliare newyorkese si era impegnato a ritirare i sussidi  di Biden per i veicoli elettrici, che aveva definito una “nuova truffa verde”, durante il primo giorno di un eventuale suo secondo mandato.Parlando con la giornalista Maria Bartiromo giovedì, Trump ha spiegato che tutte le auto elettriche del futuro saranno prodotte in Cina, poiché gli Stati Uniti non hanno le risorse minerarie del rivale, leader mondiale nella lavorazione del litio per batterie. Il suo candidato vicepresidente, J.D. Vance, ha intanto promosso una proposta di legge chiamata “Drive American Act” che abrogherebbe il credito d’imposta federale di Biden di 7.500 dollari per i veicoli elettrici e lo destinerebbe invece alle auto con motore a combustione convenzionale.

Questo ha messo Musk in difficoltà, costringendo il campione dei veicoli elettrici a dichiarare il mese scorso che l’ostilità di Trump nei confronti dei veicoli elettrici danneggerebbe la concorrenza più di quanto non farebbe Tesla stessa. Il marchio di Musk vende negli Stati Uniti più veicoli elettrici rispetto a tutti gli altri concorrenti messi insieme. Insieme alla cinese BYD, è una delle due uniche case automobilistiche al mondo a costruire veicoli elettrici in modo redditizio e su larga scala.

Il crollo di Tesla in Europa

Tuttavia, la politica di destra di Elon Musk, sempre più ardente da quando ha acquisito Twitter alla fine di ottobre 2022, ha diviso la comunità di Tesla tra coloro che sostengono la sua missione di eliminare gradualmente i combustibili fossili e gli appassionati di tecnologia che sostengono Musk in primo luogo. Secondo l’aneddotica e le prove empiriche, ciò ha contribuito a far sì che un piccolo ma crescente numero di clienti abbandonasse il marchio per concorrenti come Rivian, soprattutto nella roccaforte di Tesla, la California. 

L’Europa, il cui mercato dei veicoli elettrici è più grande del 60% rispetto agli Stati Uniti, ha visto un crollo della domanda di Tesla quando il magnate ha abbracciato l’estrema destra del continente, diventando di fatto un alleato di Trump. Da presidente, Trump si è avvicinato infatti alla Russia di Vladimir Putin e ha bollato l’Unione Europea come il vero “nemico” dell’America nella regione. L’impegno di Musk nei confronti di frange politiche come l’AfD, sotto osservazione ufficiale da parte dei servizi segreti tedeschi in quanto pericolosa per la democrazia, ha indebolito il sostegno al marchio in un mercato favorevole ai veicoli elettrici in cui i consumatori hanno già l’imbarazzo della scelta.

Lunedì, i dati di immatricolazione pubblicati per Germania, Regno Unito e Francia, i tre maggiori mercati per l’elettrico in Europa, hanno mostrato che le vendite di Tesla nei primi sette mesi sono calate rispettivamente del 41%, del 13% e del 28% rispetto al periodo dell’anno precedente. A titolo di confronto, i dati più recenti a livello continentale mostrano che le vendite di veicoli elettrici sono aumentate dell’1,6% nella prima metà di quest’anno, il che significa che tutti gli altri marchi hanno superato nettamente Tesla.

Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com

Foto Spencer Platt – Getty Images

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