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Borse: crolla Intel (-28%) e l’Europa chiude in rosso, Milano -2,55%

Venerdì nero per la Borsa. E’ crollata l’Asia, l’Europa arretra e l’America è in sofferenza con gli investitori che si spostano su titoli difensivi, mentre le azioni tecnologiche guidano i ribassi, con il sottoindice tecnologico (-5%) che registra il calo maggiore in oltre due anni. 

Wall Street peggiora con il Nasdaq che perde oltre il 3%. Il Dow Jones cala del’1,47% a 39.749,38 punti, il Nasdaq cede il 3,27% a 16.630,85 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 2,28% a 5.321,18 punti. A pesare sono i dati sul mercato del lavoro americano, che sembrano confermare che la Fed è in ritardo sul taglio dei tassi.

Affonda anche Amazon che, all’avvio delle contrattazioni, perde il 10% bruciando 197 miliardi di dollari di valore di mercato. Intel crolla del 27%, in quello che è il calo maggiore da almeno il 1982.

Chiusura in profondo rosso, trascinata da Wall Street, per le Borse europee. L’ultima seduta della settimana si chiude per Piazza Affari con l’indice Ftse Mib in flessione del 2,55% a 32.018, mentre lo spread tra Btp-bund si attesta a 148 punti basi, in rialzo rispetto alla chiusura di ieri. In rosso anche Francoforte -2,26%, Londra -1,32% e Parigi -1,61%.

A Milano tonfo per Azimut che perde il 6,12%, St segna una flessione del 5,77%, male anche Saipem -5,37% e Tim -5,07%. Corre Snam +2,43%, in progresso Terna +2,02%. Tra i pochi titoli in verde sul listino principale anche Italgas +1,81% e Amplifon +1,26%.

 

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