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Bending Spoons compra WeTransfer: come crescono i numeri della tech company italiana

Luca Ferrari Bending Spoons wetransfer

Ottanta milioni di utenti attivi usano ogni mese WeTransfer, che vanta anche 600.000 abbonati al servizio. Ora quei numeri fanno parte dell’universo Bending Spoons.

La tech company italiana dopo questa acquisizione (e quelle degli ultimi anni) va spedita verso quota 3 mld di dollari di valutazione: anche se non sono stati rivelati i dettagli dell’operazione, nel 2022 la valutazione di Wetransfer era di circa 700 mln di dollari. All’epoca la società fondata nel 2009 nei Paesi Bassi era vicina a una quotazione in Borsa, poi abbandonata per le condizioni di mercato non favorevoli.

Bending Spoons-WeTransfer, i numeri dopo l’operazione

Lo scorso febbraio Bending Spoons ha raccolto 155 mln di dollari, un aumento di capitale che ha portato il valore della società a due miliardi e mezzo.

Nell’ultimo round si era aggiunto un nuovo investitore, Durable Capital Partners LP. Tra gli altri ci sono Baillie Gifford, Cox Enterprises, NB Renaissance, NUO Capital e l’italiana StarTIP (controllata da Tamburi Investment Partners). Tra gli investitori non c’è la H14, holding guidata da Luigi Berlusconi tra i primi investitori della società, che è uscita nell’estate del 2023. 

Già oggi la tech italiana dice di avere 200 milioni di utenti attivi al mese con le sue altre app, come Evernote (acquistata lo scorso anno) Remini, e Splice.

Quella di WeTransfer è la quinta acquisizione di quest’anno. Ecco le altre:

– A luglio è stata annunciata l’acquisizione di Issuu, piattaforma editoriale

– Ad aprile è stata confermata l’acquisizione di StreamYard, famosa piattaforma per lo streaming video dal vivo.

– A inizio anno sono state confermate le acquisizioni di Mosaic Group (con app come iTransate) e Meetup (l’app di ‘community’ preferita dal M5s).

Parola d’ordine: creatività

Il co-fondatore e CEO di Bending Spoons, Luca Ferrari ( tra i 40 under 40 di Fortune Italia di quest’anno), ha dichiarato che “WeTransfer è un nome molto rispettato in ambito tecnologico e creativo. Siamo entusiasti di diventarne i nuovi proprietari e sentiamo un forte senso di responsabilità nell’aiutare il brand e l’azienda a prosperare per molti anni a venire”.

Tra i termini dell’accordo alcuni riguardano proprio la creatività. Bending Spoons ha promesso di donare almeno 3 milioni di dollari in due anni a The Supporting Act Foundation, che sostiene artisti emergenti. Bending Spoons “si impegna inoltre a continuare a riservare il 30% dello spazio pubblicitario di WeTransfer a campagne a scopo benefico e a contenuti editoriali. Infine, WePresent continuerà a presentare il lavoro di creativi meritevoli, compresi artisti emergenti”.

Lo ha ricordato anche Damian Bradfield, co-fondatore e CCO di WeTransfer: “All’apparenza WeTransfer può sembrare un’azienda di file-sharing, ma è anche una piattaforma editoriale vincitrice di un Oscar, il più straordinario canale pubblicitario su Internet e un accanito sostenitore delle industrie creative”.  Per il Ceo di WeTransfer, Alexandar Vassilev, “negli ultimi anni, l’azienda ha registrato un periodo di crescita accelerata, alimentata dallo sviluppo strategico del prodotto. Alcuni dei prodotti di maggior successo di Bending Spoons sono strumenti al servizio della creatività, Pertanto siamo certi che questo traguardo sarà di complemento a entrambe le attività, rafforzerà la nostra crescita e ci aiuterà a creare ancora più valore per le industrie creative in generale”.

Nell’operazione Bending Spoons-WeTransfer anche Intesa, Bnl e Banco Bpm

WeTransfer è stata fondata nei Paesi Bassi da Bas Beerens, Nalden e Damian Bradfield. È finanziata da Highland Capital Partners e HPE Growth. WeTransfer è stata assistita per le questioni legali da Loyens & Loeff. Allen & Company LLC è stato il consulente finanziario esclusivo della transazione. Bending Spoons è stata assistita da A&O Shearman come consulente legale per l’M&A, da Latham and Watkins come consulente legale per le questioni finanziarie e da EY Advisory SpA, che ha fornito servizi di due diligence finanziaria e fiscale e di strutturazione. Banco BPM, BNP Paribas/BNL e Intesa Sanpaolo hanno agito in qualità di Global Coordinator, Mandated Lead Arranger, Bookrunner, Underwriter e Lender. Banco BPM, BNP Paribas e Intesa Sanpaolo hanno agito anche come consulenti finanziari. Intesa Sanpaolo ha agito come Facility Agent e Security Agent. Milbank e Legance hanno assistito il pool di banche coinvolte nel finanziamento dell’operazione.

 

Bending Spoons, la tech company italiana ora vale 2,5 mld di dollari

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