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Meduse e tracine: le istruzioni in caso di puntura

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Non solo annegamenti. Per chi cerca sollievo dal caldo estivo in acqua, il rischio può essere anche legato ai ‘cattivi incontri’,  ad esempio quelli con meduse e tracine. Episodi dolorosi, come mostra Monica nella celebre puntata della serie tv ‘Friends’ in cui viene punta da una medusa, che vanno affrontati nel modo giusto, e non con l’aiuto della pipì, come suggerisce Joey (ma alla fine a intervenire è Chandler).

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“In realtà la leggenda metropolitana è più antica” della serie tv, “e deriva dall’idea che il veleno delle meduse possa essere neutralizzato con l’ammoniaca e dal fatto che nell’urina è contenuta l’urea, che ne è un derivato“, spiegano i medici anti-bufale di Dottoremaeveroche, il portale contro le fake news della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici).

Che cosa c’è di vero

Ebbene, potete rilassarvi: con buona pace di Monica “non è dimostrato che l’ammoniaca neutralizzi le sostanze urticanti liberate dalle meduse. Il loro veleno è costituito da una miscela di sostanze diverse, ancora non tutte ben identificate, e differenti da specie a specie. Ma se anche l’ammoniaca potesse essere utile in questi casi, nelle urine delle persone sane non è contenuta questa sostanza, ma urea, che ne è un derivato con caratteristiche chimiche diverse”, si legge nella scheda apposita.

Gli effetti

Facciamo un passo indietro. “La Pelagia noctiluca – ricordano gli specialisti della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) – è una medusa velenosa diffusa nel Mediterraneo, mentre le tracine sono pesci che si trovano sotto la sabbia, vicino alla riva”.

Le punture di medusa causano dolore bruciante seguito da prurito intenso, con formazione di una zona eritematosa ed edematosa sulla pelle. Le punture di tracina invece provocano un dolore intenso che può durare diverse ore, con la zona di inoculazione del veleno arrossata e gonfia.

Cosa fare

Dopo un contatto con una medusa “è necessario disinfettare con acqua di mare e bicarbonato, quindi applicare un gel a base di cloruro d’alluminio. Per le punture di tracina” i pediatri raccomandano di “mettere subito il piede sotto la sabbia calda o tamponare con acqua bollente, poiché il calore lenisce il dolore delle tossine velenose. È importante non utilizzare ammoniaca, limone, aceto, alcol, non strofinare o grattare la zona colpita per evitare la diffusione delle tossine, non usare pinzette per rimuovere frammenti di tentacoli e non disinfettare con acqua dolce, troppo fredda o ghiaccio”, concludono dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, sottolineando l’importanza di affrontare queste insidie in modo corretto per garantire un’estate sicura per tutti.

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