Venerdì scorso, un aggiornamento difettoso della società statunitense di cybersecurity CrowdStrike ha mandato in tilt i computer Windows di tutto il mondo, facendo comparire la temuta “schermata blu della morte”. L’interruzione ha colpito in modo particolare le compagnie aeree globali, interrompendo migliaia di voli mentre il personale si affannava a rimettere in funzione i sistemi. Alcune compagnie aeree, come la statunitense Delta Air Lines, sono ancora in difficoltà.
Tony Fernandes, amministratore delegato di Capital A, proprietario di AirAsia, ha dichiarato che chiederà “al 100%” un risarcimento a Microsoft. “Se ritardassi il mio volo, mi chiedereste un rimborso, giusto? O se cancello il mio volo, significa che devo darvi un rimborso”, ha detto Fernandes ai giornalisti durante un evento a Subang, in Malesia.
“Il principio è che se facciamo qualcosa di sbagliato, dobbiamo compensare. Loro hanno fatto qualcosa di sbagliato. Noi e altre compagnie aeree abbiamo perso molto”, ha aggiunto. Secondo le stime dell’assicuratore Parametrix, le perdite finanziarie totali causate dal guasto di CrowdStrike potrebbero raggiungere i 15 mld di dollari. Il costo per le sole aziende Fortune 500 potrebbe superare i 5 mld di dollari.
Anche il ministro del digitale della Malesia è intervenuto. Mercoledì Gobind Singh Deo ha riferito ai giornalisti che cinque agenzie governative e nove aziende sono state colpite in Malesia e che ha incontrato i rappresentanti di Microsoft e CrowdStrike per ottenere un rapporto completo, secondo quanto riportato da Reuters.
I servizi negli aeroporti asiatici sono stati effettuati manualmente quando l’interruzione ha avuto luogo venerdì, con ritardi per i passeggeri sia all’aeroporto Changi di Singapore che all’aeroporto internazionale di Hong Kong. Secondo i media locali, l’interruzione ha interessato i servizi di oltre 10 compagnie aeree a Singapore e almeno cinque a Hong Kong.
Le compagnie aeree stanno ancora facendo i conti con l’interruzione di venerdì. Delta sta ancora cancellando centinaia di voli, con oltre 6mila cancellazioni dall’inizio dell’interruzione. È la più colpita tra le principali compagnie aeree statunitensi ed è ora oggetto di indagine da parte del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti.
Fernandes è sul piede di guerra nei confronti di Microsoft e CrowdStrike da quando si è verificato il guasto. Domenica, in un post su LinkedIn, il dirigente della compagnia aerea si è lamentato del fatto che “le aziende tecnologiche hanno poca empatia” per quello che le compagnie aeree hanno passato durante la pandemia. “Ora hanno problemi che si aspettano che tutti noi comprendiamo. Beh, io non lo farò. Le compagnie aeree hanno bisogno di risposte e risarcimenti”, ha scritto.
L’articolo originale è disponibile su Fortune.com
