È arrivata come una doccia fredda per i fan la notizia del ritiro di una delle stelle dell’Italia: Jannik Sinner non parteciperà alle sue prime Olimpiadi, a causa di una tonsillite. Sul suo profilo Instagram il campione di tennis ha spiegato di aver iniziato a non sentirsi bene dopo una settimana di allenamento, quindi dopo un controllo “il medico ha riscontrato una tonsillite” e gli ha “fortemente sconsigliato di giocare”.
L’addio di Sinner ai Giochi di Parigi ha amareggiato per primo il numero uno del ranking ATP (“Non vedevo l’ora di avere l’onore di rappresentare il mio Paese in questo evento importantissimo”), ma quali sono i sintomi della tonsillite, come si cura e quanto è lungo il recupero da questa patologia?
Sintomi e trattamento
Iniziamo col dire che la tonsillite è caratterizzata da febbre, mal di testa, dolore alla gola, arrossamento, talvolta placche, linfonodi ingrossati. “A causarla possono essere diversi virus o batteri”, spiega a Fortune Italia Roberto Cauda, docente di Malattie Infettive all’Università Campus Bio-Medico e alla Cattolica di Roma.
“Le tonsilliti sono un’infezione delle tonsille, piccole ghiandole linfatiche presenti su entrambi i lati della gola. Ripiene di linfociti, hanno il compito di bloccare i microrganismi con cui entriamo in contatto”, ricorda Cauda. Insomma, agiscono come una barriera, e si infiammano quando ‘intercettano’ un patogeno.
“Le tonsilliti più diffuse, soprattutto in età pediatrica e adolescenziale, sono quelle batteriche da Streptococco beta emolitico. Le mamme spesso le riconoscono per la presenza di placche, componenti di fibrina presenti sulla superficie della tonsilla. Ma bisogna sottolineare che queste patologie, se ben trattate, si risolvono nel giro di qualche giorno”.
In passato le tonsilliti di natura streptococcica spesso favorivano forme di glomerulonefrite e di malattia reumatica, ricorda lo specialista. “Oggi queste forme sono molto rare, grazie all’uso degli antibiotici”. Ma le tonsilliti possono essere anche di natura virale: “In questo caso i responsabili sono adenovirus, rinovirus e altri patogeni virali, mentre il Sars-Cov-2 dà più spesso faringiti”. Nel caso delle tonsilliti virali non esistono cure specifiche: la terapia prevede riposo e nel caso antinfiammatori. Ma come distinguere le forme? Nella maggioranza dei casi, risponde Cauda, un tampone consente di escludere la natura batterica della tonsillite.
Tonsille addio
In passato “nei bambini colpiti da tonsilliti ricorrenti si rimuovevano le tonsille, pensando di eliminare la causa del problema. Oggi – specifica l’infettivologo – questa procedura si esegue molto raramente, perchè sappiamo che togliendo le tonsille in realtà si elimina una protezione dell’organismo”.
Tempi di ripresa
Ma quanto occorre per recuperare dopo una tonsillite? “Per un ritorno all’operatività e alle performance di un atleta ad altissimi livelli” come Sinner “ci vogliono almeno una quindicina di giorni”, spiega all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco. Si tratta di un malanno piuttosto diffuso: “In questa fase dell’anno sono migliaia i casi di tonsillite. Normalmente i sintomi vanno avanti per qualche giorno – dice il virologo a Fortune Italia – e possono anche peggiorare, in particolare nei bambini, con difficoltà respiratoria e disidratazione. Fondamentale è cercare di determinare, attraverso l’antibiogramma, l’eventuale presenza di batteri, onde evitare l’uso errato di antibiotici”.
“Le tonsilliti non sono da sottovalutare”, sottolinea ancora il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell’università Statale di Milano. Sottoponendosi a sforzi fisici, si corre inoltre “il pericolo di peggiorare l’andamento e l’evoluzione della malattia”. Insomma, se ben trattata la sintomatologia si risolve in pochi giorni, “anche se per una ripresa piena – ribadisce Pregliasco – a un professionista come Jannik Sinner serviranno almeno 15 giorni”.
