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Terzo genere, arriva il no della Consulta mentre Musk si scaglia contro la cultura ‘woke’

La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile la rettifica di attribuzione del genere, per cui non sarà possibile identificarsi formalmente in modo non binario (cioè né al maschile né al femminile).

Quanto stabilito si trova nella sentenza n. 143, depositata oggi, che decide su alcune questioni di legittimità costituzionale promosse dal Tribunale di Bolzano. Nel dispositivo si legge che “l’eventuale introduzione di un terzo genere di stato civile avrebbe un impatto generale, che postula necessariamente un intervento legislativo di sistema, nei vari settori dell’ordinamento e per i numerosi istituti attualmente regolati con logica binaria”. In altre parole, per introdurre in Italia un’opzione che superi la dicotomia maschile-femminile, servirebbe una legge.

Secondo la Consulta la caratterizzazione binaria (uomo-donna) informerebbe moltissimi aspetti del vivere civile, dal diritto di famiglia, del lavoro e dello sport alla disciplina dello stato civile e del prenome, fino alla conformazione dei “luoghi di contatto” (carceri, ospedali e simili). 

La Corte rileva, tuttavia, che “la percezione dell’individuo di non appartenere né al sesso femminile, né a quello maschile – da cui nasce l’esigenza di essere riconosciuto in una identità “altra” – genera una situazione di disagio significativa rispetto al principio personalistico cui l’ordinamento costituzionale riconosce centralità”. E dunque aggiunge: “Nella misura in cui può indurre disparità di trattamento o compromettere il benessere psicofisico della persona, questa condizione può sollevare un tema di rispetto della dignità sociale e di tutela della salute”. Per questo motivo, conclude la Corte, la condizione non binaria va sottoposta all’attenzione del legislatore, che è il primo interprete della sensibilità sociale.

Intanto Oltreoceano Elon Musk, in un’intervista rilasciata al ‘Daily Wire’ si è scagliato contro chi, nel 2022, lo avrebbe costretto a firmare i documenti con cui autorizzava l’intervento chirurgico per la riassegnazione del genere di suo figlio Xavier Wilson, che dopo l’operazione ha cambiato sesso diventando Vivian Jenna Wilson. “Mio figlio Xavier è morto, ucciso dal woke mind virus”, ha detto il fondatore di Tesla, che ha anche lamentato: “Nessuno mi aveva detto che i farmaci per bloccare la pubertà corrispondevano alla sterilizzazione”. E ancora: “Mi è stato detto che Xavier avrebbe potuto suicidarsi, sono stato ingannato”.

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