Il boom di viaggi di quest’estate potrebbe far pensare alle compagnie aeree come alle più ovvie vincitrici di questa stagione. Ma non è così semplice: basta considerare il caso di Ryanair.
Gli utili del primo trimestre del colosso irlandese, al netto delle imposte, sono crollati del 46%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a 360 milioni di euro. I risultati di Ryanair arrivano in un contesto di crescente interesse per i viaggi, come testimonia l’aumento del 10% del numero di passeggeri (55,5 milioni in tre mesi).
Tuttavia, questo aumento non si è tradotto in maggiori profitti. Ironia della sorte, le tariffe più basse sono il motivo per cui la compagnia aerea low cost, che offre biglietti a due cifre per diverse parti d’Europa, è affaticata.
Nel trimestre, Ryanair ha registrato un calo del 15% delle tariffe aeree a causa dell’aumento dei costi operativi, che ha intaccato la redditività complessiva. L’azienda ha inoltre dichiarato che nello scorso trimestre anche la Pasqua ha contribuito allo slittamento dei profitti. Le tariffe del secondo trimestre saranno “più economiche”, in quanto “i prezzi rimarranno più bassi di quanto ci aspettassimo”.
“I consumatori sono un po’ più parsimoniosi”, ha dichiarato Neil Sorahan, Chief Financial Officer di Ryanair, durante una telefonata. “La gente vuole andare in giro, ma è un po’ più cauta nel modo in cui spende i propri soldi”.
I risultati poco incoraggianti della più grande compagnia aerea europea hanno fatto crollare le sue azioni del 15,48% alle 11.30 ora di Londra.
I viaggi estivi possono aiutare le compagnie aeree a stabilire il tono dell’anno, in quanto possono essere redditizi, soprattutto quando la domanda è elevata. Nonostante il rimbalzo dalla pandemia COVID-19, quest’anno è stato difficile da gestire, a causa dei ritardi nella consegna degli aeromobili e dell’interruzione informatica della scorsa settimana che ha interrotto i viaggi.
Altri vettori europei hanno dovuto affrontare diversi problemi: ad esempio, Air France-KLM ha avvertito all’inizio di luglio che i suoi ricavi sarebbero stati danneggiati dal fatto che i passeggeri avrebbero evitato Parigi a causa delle Olimpiadi che inizieranno questa settimana.
I limiti di capacità dovuti alla crisi di sicurezza della Boeing avrebbero potuto, in teoria, far aumentare le tariffe. Tuttavia, le compagnie aeree hanno dovuto garantire offerte ai passeggeri per riempire gli aerei. L’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, ha dichiarato lunedì che la qualità delle consegne di Boeing continua a migliorare, ma il ritmo non è “sufficiente” per soddisfare la domanda estiva.
Come vettore low-cost, Ryanair ha utilizzato la leva dei prezzi a suo vantaggio. Tuttavia, il suo obiettivo è ancora quello di vendere il maggior numero possibile di biglietti, fissando i prezzi di conseguenza, ha dichiarato Sorahan, secondo quanto riportato da Bloomberg.
“Nelle ultime settimane abbiamo cercato di aumentare i prezzi per i passeggeri, ma stiamo incontrando resistenza”, ha detto O’Leary durante un briefing sui guadagni.
Tuttavia, la compagnia di Dublino si sente ancora ottimista sulla sua crescita a lungo termine. Nella presentazione degli utili, ha dichiarato di avere ancora gli occhi puntati sull’obiettivo, per il 2034, di far crescere il numero di viaggiatori fino a 300 milioni all’anno. Per l’anno in corso, l’azienda prevede un aumento del traffico dell’8% a 200 milioni, mantenendosi in linea con l’obiettivo decennale.
Un portavoce di Ryanair ha dichiarato a Fortune che ciò che stiamo vedendo oggi nel mercato dei viaggi aerei è il risultato di “due anni di forte crescita dei prezzi”. I viaggiatori prenotano sempre più spesso i viaggi a ridosso della data del viaggio, quindi Ryanair deve “stimolarli” con maggiori sconti.
Resta da vedere se la compagnia aerea irlandese sia l’unica a dover affrontare l’impatto del rallentamento dei consumatori.
La concorrente easyJet pubblicherà i suoi risultati alla fine di questa settimana, mentre Wizz Air annuncerà i risultati del primo trimestre il l’1 agosto.
Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com
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