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Elegia Americana: il bestseller di J.D. Vance di nuovo in testa alle classifiche

‘Elegia americana’, il libro di memorie di J.D. Vance sulla sua infanzia povera nella regione degli Appalachi, aveva portato il suo autore alla notorietà già dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni del 2016. All’epoca, Vance era un convinto ‘Never Trumper’ e aveva attaccato l’ex presidente in tutti i modi, definendolo “idiota”, “Hitler d’America”, “disastro morale”. 

Il racconto di Vance della povertà, degli abusi e delle dipendenze che hanno pervaso la sua vita a Middletown, in Ohio, è stato considerato dalla critica come una sorta di guida per comprendere la condizione degli elettori bianchi e della classe operaia della Rust Belt che ha fatto vincere a Trump le sue prime elezioni. Il New York Times lo definì “un’analisi sociologica del sottoproletariato bianco che ha contribuito a guidare la politica di ribellione” e il libro divenne un bestseller nazionale. 

Otto anni dopo, ‘Hillbilly Elegy: A memoir of a family and culture in crisis’ – questo il titolo originale dell’opera – è di nuovo in cima alle classifiche. La differenza è che ora Vance è candidato alla vicepresidenza di Trump e le recensioni potrebbero per questo non essere così indulgenti. Mercoledì scorso, le copie in brossura e in copertina rigida del libro si sono classificate rispettivamente al primo e al secondo posto della classifica dei libri più venduti su Amazon. L’adattamento cinematografico del 2020 – che, a differenza del libro, è stato stroncato dalla critica – è entrato nella top 10 dei film più visti su Netflix negli Stati Uniti, con un’impennata di spettatori che solo lunedì sono passati da 1,5 a 19,2 ‘million minutes’ secondo i dati di Luminate riportati per la prima volta da Variety.

Molte cose sono cambiate dall’uscita del libro nel 2016. Vance nel frattempo è stato eletto a rappresentare l’Ohio al Senato nel 2022, dopo aver ricevuto l’appoggio di Trump e il sostegno finanziario del miliardario Peter Thiel. Anche le opinioni di Vance sul 45° presidente degli Stati Uniti hanno subito una completa inversione di marcia. A febbraio, Vance ha persino affermato che se fosse stato vicepresidente durante le elezioni del 2020 avrebbe fatto ciò che Mike Pence non ha fatto: sostenere lo sforzo di Trump di invalidare l’esito delle votazioni in Stati cruciali.

E ora, come sempre avviene su internet in questi casi, fan e detrattori di Vance stanno combattendo a colpi di commenti esprimendo opinioni sul suo libro autobiografico.

Su Goodreads ci sono state oltre 400.000 valutazioni di ‘Elegia americana’ e quasi il 70% di queste sono state a quattro o cinque stelle. Per questa settimana, le recensioni sono state però temporaneamente sospese, segno che il sito sta cercando di evitare i grandi numeri dopo la nomina di Vance a vicepresidente. “La valutazione di questo libro è temporaneamente non disponibile”, si legge. E ancora: “Il titolo ha limitazioni temporanee e questo può essere dovuto al fatto che abbiamo rilevato un comportamento insolito che non segue le nostre linee guida per le recensioni”. Goodreads ha rifiutato di parlare ufficialmente con Fortune, ma le recensioni aggiornate di recente mostrano che i lettori hanno modificato le loro opinioni sulla base della carriera politica di Vance.

“Vance ora è il compagno di corsa di Trump”, si legge in un commento a due stelle aggiornato al 15 luglio, il giorno dell’annuncio a Milwaukee. “L’autore è diventato riprovevole… e sta contribuendo a mandare in crisi la nostra democrazia”, si legge in un’altra recensione, questa volta a una stella, pubblicata nel novembre 2022, poco dopo l’elezione di Vance. Il 15 luglio ci sono state cinque recensioni, tre positive e due negative. Un utente che ha vastato il libro con una stella ha scritto: “Vorrei non averlo letto”. 

Anche su Amazon, che possiede Goodreads, le recensioni del libro sembrano essere aumentate da lunedì. Qui, due recensioni a cinque stelle parlavano con approvazione della scelta dell’autore come vicepresidente di Trump. Un portavoce di Amazon non ha risposto alla richiesta di commento di Fortune. Il bombardamento di recensioni comunque è diventato un problema diffuso sulle piattaforme di valutazione, perché lettori e fan ne hanno fatto un’arma per inondare di feedback negativi specifici libri, in alcuni casi prima ancora che siano stati pubblicati. 

A dicembre uno scandalo ha posto l’attenzione sul problema quando un’autrice fantasy esordiente, sotto contratto con Penguin Random House, ha ammesso di aver creato degli account falsi su Goodreads per promuovere il suo libro in uscita e per sabotare diversi altri scrittori.L’estate scorsa Elizabeth Gilbert, l’autrice di ‘Mangia, prega, ama’, ha ritardato la pubblicazione del suo prossimo romanzo ambientato in Siberia dopo che più di 500 recensori su Goodreads avevano lasciato recensioni a una stella mesi prima della pubblicazione. Gilbert ha dichiarato di aver ricevuto un’accoglienza negativa da parte dei lettori ucraini per la scelta di pubblicare il libro nel bel mezzo del conflitto tra Russia e Ucraina.

Questa storia è stata originariamente pubblicata su Fortune.com

Foto Getty Images

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