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Banche e assicurazioni, utili record in un 2023 nero per tutti gli altri

soldi tredicesime Fortune Italia

Utili record delle banche e per le assicurazioni in un anno nero per tutte le altre quotate italiane, pmi comprese: si può riassumere così la terza parte del Bollettino statistico per il 2023 pubblicata da Consob.

Una fotografia chiara, dove viene mostrata bene la causa principale delle fortune dei nostri istituti di credito (e delle sfortune degli altri): la politica monetaria della Banca centrale europea sui tassi d’interesse.

Una politica che dopo il taglio di giugno dovrebbe rimanere stabile anche nella riunione di domani a Francoforte, in attesa di capire meglio la situazione economica (tra crescita e inflazione). Un nuovo taglio arriverà non prima dell’autunno.

Gli utili di banche…

Per le banche e le assicurazioni quotate a Piazza sul listino principale, Euronext Milan (Exm), gli utili sono balzati rispettivamente del 67% (26,2 mld di euro) e del 66% (5,4 mld) in un anno.

Un aumento record dovuto principalmente ai tassi d’interesse alle stelle e ai risultati operativi.

La Consob riporta la forte crescita degli interessi netti (+39% rispetto al 2022), ben superiore all’aumento dei costi operativi, senza dimenticare gli ampi margini generati dalla differenza fra tassi di interesse attivi e passivi. A fine 2023, il patrimonio netto delle banche quotate è leggermente cresciuto, attestandosi a 191,8 mld di euro (+6% rispetto al 2022).

…e assicurazioni

Le società di assicurazione di diritto italiano quotate su Exm hanno registrato, invece, un utile netto spinto dall’incremento dei proventi netti da attività di investimento (22,7 miliardi nel 2023 contro i -9 miliardi nel 2022) e dei ricavi assicurativi (+5 miliardi di euro rispetto al 2022), compensati dall’aumento degli oneri relativi ai sinistri (+4,6 miliardi di euro rispetto al 2022) e delle spese amministrative e di vendita (25,7 miliardi di euro contro i -4,7 miliardi del 2022). A fine 2023 il patrimonio netto delle assicurazioni quotate è salito a 41 miliardi di euro dai 37,6 miliardi di euro di fine 2022

Profitti in calo per tutte le altre

Risultati in forte calo, invece, per le altre società quotate (-19,5% l’utile netto nel 2023 su base annua) e per le imprese più piccole (-27%) su Euronext Growht Milan (Egm), la piattaforma di scambi per le pmi.

I motivi del calo

Il risultato secondo il report è riconducibile a un leggero peggioramento della gestione operativa (con i ricavi in calo del 18% a fronte della riduzione dei costi operativi del 23%), alla riduzione dei proventi finanziari (-5,3 miliardi di euro) e all’aumento degli oneri finanziari (+3,3 miliardi). A fine 2023 il patrimonio netto delle società diverse da banche e assicurazioni quotate su Exm è cresciuto a 259 miliardi di euro (+4% rispetto a fine 2022).

Per quanto riguarda le pmi nel 2023 gli utili sono arrivati a circa 313 milioni di euro: una riduzione rispetto all’anno precedente del 27%. Il risultato è dovuto ad un peggioramento della gestione operativa: i ricavi, infatti, sono cresciuti del 13% a fronte di un incremento dei costi operativi più che proporzionale del 18%. A fine 2023 il patrimonio netto delle società negoziate su Egm è salito a 4,7 miliardi di euro (+13% rispetto a fine 2022).

I compensi dei Ceo

Secondo i numeri diffusi recentemente da Mercer, i compensi fissi dei Ceo delle società quotate sono in lieve flessione nel 2023, con un -5%, mentre anche i sistemi di incentivazione nel breve periodo hanno registrato un segno meno (-9%). Non è un caso: nel 2023 è cresciuto il numero di società che hanno conseguito risultati inferiori ai loro target, passate dal 18% del 2022 al 25% del 2023.

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