GILEAD
Leadership Heade
Poste Italiane
Cerca
Close this search box.

Il carisma di Donald Trump conquista tutti

Donald Trump usa

Mettiamo insieme i dots. Uniamo i puntini. Il tentato assassinio del 75esimo Presidente degli Stati Uniti segna un punto di svolta. La strada di Donald Trump verso la rielezione alla Casa Bianca è spianata. Delle immagini drammatiche a cui abbiamo assistito – il proiettile che sfiora il volto di Trump ferendolo all’orecchio destro, una persona che muore, due restano ferite – mi ha colpito la straordinaria vitalità che ha mostrato il 78enne Trump quando, con il volto ancora insanguinato, circondato dagli agenti del Secret Service, ha avuto la forza e il coraggio di rivolgersi direttamente alla folla con il pugno alzato: “Fight, fight, fight”. Lo ha fatto in un momento in cui, in linea teorica, il suo attentatore poteva ancora colpirlo. Il tycoon si conferma una forza della natura, anche per i suoi detrattori.

Del post attentato emergono tre cartoline. “È stato un giorno veramente molto triste per il nostro Paese. Una persona è morta in un comizio, altre due sono rimaste ferite gravemente ferito e sono grato che non siano state più gravi le ferite”, lo ha affermato il presidente della Federal Reserve Jay Powell durante un evento a Washington. Seconda cartolina, all’apertura di Wall Street il titolo di Trump Media cresce del 40 percento. Terza cartolina, la giudice federale Aileen Cannon chiude il caso relativo alla vicenda dei documenti classificati del Pentagono e dell’accusa a Trump di essersene impossessato in modo illegale. Secondo Cannon (nominata da Trump durante la sua presidenza), lo special counsel Jack Smith è stato nominato illegittimamente nel suo ruolo, in violazione della Costituzione. Caso chiuso.

Adesso, il candidato dei Repubblicani, già rinvigorito dallo scampato pericolo, invoca per sé una sorta di immunità totale e sul social Truth scrive: “Tutti i casi contro di me dovrebbero essere archiviati”. Non sappiamo se sarà così ma è certo che dopo il 13 luglio Trump è più forte che mai. Le inchieste giudiziarie mirate a colpirlo si erano già rivelate un boomerang per i suoi avversari: come insegna la parabola di Silvio Berlusconi, la politicizzazione dell’arma giudiziaria rafforza chi ne è destinatario. Come Berlusconi, che nel 2009 rimase ferito da un 42enne con problemi psichici che lo colpì con una statuetta del Duomo di Milano, così Trump è stato vittima di un tentativo di eliminazione fisica. Non c’è dietrologia che tenga: una testa bacata lo voleva morto. La violenza politica non è mai giustificabile, non si può ammettere in nessun caso, perciò Trump è due volte vittima: di chi voleva farlo fuori a colpi di fucile e di chi tenta di minimizzare o addirittura di attenuare le responsabilità dell’attentatore per via dei comportamenti e dei “discorsi d’odio” attribuiti all’ex Presidente. Come per dire: se Trump non fosse Trump, nessuno si sarebbe sognato di ammazzarlo. Se pensi le cose “giuste”, puoi girare in strada senza rischiare la pelle. Scherziamo? In una società libera ognuno ha diritto di dire ciò che vuole, senza per questo passare a miglior vita.

Leadership Forum
Paideia

Leggi anche

Ultima ora

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.