Non si allentano le preoccupazioni negli Stati Uniti sull’influenza aviaria. All’inizio di questo mese, il governatore del Colorado Jared Polis ha dichiarato un’emergenza disastrosa non per gli incendi, comuni in questo periodo dell’anno, ma per un’epidemia di influenza aviaria in un impianto di pollame commerciale nella contea di Weld, a nord di Denver. Ora, diversi lavoratori dell’allevamento di uova che avevano abbattuto il pollame in risposta alla diffusione dell’influenza aviaria sono risultati positivi alla malattia.
Secondo il Dipartimento di sanità pubblica e ambientale del Colorado, cinque persone sono state infettate. Domenica, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) avevano confermato quattro di questi casi. Nessuno dei lavoratori è stato ricoverato in ospedale, hanno detto i funzionari del Colorado, notando che i sintomi lievi includevano congiuntivite e problemi compatibili con un’infezione respiratoria.
Il Colorado erà già stato il punto di partenza per la diffusione da animale a uomo dell’H5N1, l’attuale ceppo di influenza aviaria che circola nel mondo. Nel 2022, un bracciante agricolo del Colorado che abbatteva il pollame è risultato positivo. Fino a questo mese, secondo i registri del CDC, non erano state segnalate altre trasmissioni da pollame a uomo. Tuttavia, dal 1° aprile 2024, quattro lavoratori di aziende lattiero-casearie statunitensi sono risultati positivi all’influenza aviaria dopo aver interagito con il bestiame: due nel Michigan, uno in Texas e, più recentemente, uno in Colorado.
Se il test nell’ultimo caso sospetto registrato in Colorado fosse confermato, 10 persone negli Stati Uniti avrebbero contratto l’influenza aviaria da bovini o pollame dal 2022. Per i Cdc il rischio per la popolazione di contrarre l’H5N1 è basso. Discorso diverso per le persone che lavorano a stretto contatto con uccelli e altri animali infetti, che rimangono maggiormente a rischio.
Gli uccelli selvatici infetti possono diffondere il virus al pollame e ad altri animali attraverso feci, muco e saliva. L’influenza aviaria ha finora colpito più di 99 milioni di polli in 48 Stati e più di 150 mandrie di bovini da latte in 12 Stati. La moderna agricoltura industriale ha creato le condizioni ideali per la diffusione delle malattie, secondo Edwin Michael, epidemiologo presso il College of Public Health della University of South Florida.
“Guarda la densità degli animali in quelle fattorie: non sono ambienti naturali”, aveva detto in precedenza Michael a Fortune. “Quindi non appena si contrae [un’infezione], queste cose si diffonderanno molto rapidamente tra gli animali da fattoria”.
Come si trasmette l’influenza aviaria agli esseri umani?
I Cdc non hanno documentato alcuna trasmissione da persona a persona. I test condotti dalla Food and Drug Administration e dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti hanno dimostrato che la fornitura commerciale di latte è sicura, poiché la pastorizzazione inattiva l’H5N1. Anche le uova e il pollame sono sicuri da mangiare, purché cotti.
Prevenire l’infezione diffusa tra i lavoratori agricoli è fondamentale per limitare le opportunità di mutazione virale, afferma Michael Osterholm, direttore del Center for Infectious Disease Research and Policy presso l’Università del Minnesota. “Non ci sono ancora prove che questo sia un rischio imminente per gli esseri umani”, ha detto Osterholm a Fortune a maggio.
I sintomi nell’uomo
Gli esseri umani infettati dall’influenza aviaria mostrano un’ampia gamma di sintomi, incluse forme di polmonite che richiedono il ricovero ospedaliero. Ecco altri possibili segni di infezione, secondo i Cdc:
Tosse
Occhi rossi
Fatica
Febbre o sensazione di febbre
Mal di testa
Dolori muscolari
Naso che cola o chiuso
Mancanza di respiro o difficoltà a respirare
Mal di gola
I sintomi meno comuni includono:
Diarrea
Nausea
Convulsioni
Vomito
L’articolo originale è disponibule su Fortune.com
