Altro che privacy: prima viene la salute. Ne è davvero convinta Kayla Barnes, 33enne Ceo specializzata in benessere di Cleveland, ansiosa di andare a prendere l’uomo con cui aveva un appuntamento all’aeroporto nella primavera dell’anno scorso. Sarebbe stato il primo incontro dal vivo con Warren Lentz, che viveva a Los Angeles, dopo una relazione virtuale durata un mese che includeva innumerevoli FaceTime, messaggi, chat e, soprattutto, uno scambio dettagliato di informazioni sulla salute personale.

Dopo aver incontrato Warren su Raya, un’app di dating su abbonamento, ma prima del loro primo vero appuntamento, Kayla ha chiesto un report completo dei suoi dati sanitari, tra cui un test sulla salute dell’intestino e uno sulle tossine totali, ma anche l’analisi dei livelli di metalli pesanti e tossine ambientali nel corpo, oltre a una serie di altre valutazioni relative ai livelli di nutrienti, a quelli di infiammazione e a una serie di biomarcatori.

E Warren? Vi stupirà scoprire che lui li ha diligentemente commissionati a una clinica locale della California senza esitazione. Kayla sapeva, per quanto poco romantico, che la decisione di acconsentire e i risultati ottenuti avrebbero mostrato del giovane uomo più di quanto avrebbe mai potuto fare qualsiasi test di compatibilità (o interrogatorio).

“Li ha fatti tutti, senza fare domande”, dice a Fortune. E meno male, aggiunge. Per lei era fondamentale avere un partner che apprezzasse e incoraggiasse il suo stile di vita rigoroso, convinta che “non avrebbe mai funzionato” avere un uomo che tornava a casa, beveva birra, mangiava patatine e guardava la tv.

“I risultati delle analisi sono molto migliori quando abbiamo un grande sistema di supporto intorno a noi”, afferma. Fortunatamente, gli esami di Warren sembravano a posto, con qualche margine di miglioramento per rafforzare la salute dell’intestino, dice lei. Soprattutto, il potenziale fidanzato sembrava ansioso di vedere i risultati (e di migliorare la sua salute) insieme a lei.

L’uomo ha superato anche altri test, tra cui uno relativo alla frequentazione del negozio di alimenti biologici d’élite di Los Angeles, Erewhon (risposta positiva), oltre a stalkerare rapidamente il suo Instagram per assicurarsi che stesse seguendo un numero adeguato di influencer della salute (stesso risultato).

“Non avevo mai avuto nessuno che mi chiedesse i miei dati sanitari per un appuntamento”, afferma Warren, 36 anni, Chief revenue officer di un’agenzia di marketing e in precedenza founder di un’agenzia di talenti per influencer della generazione Z. “Ma mi è piaciuto vederla tanto sicura del fatto che questo fosse davvero importante per lei”. Ora i due sono marito e moglie.

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